28 novembre 2013

Educazione sessuale e paura

Tratto dal nº 29 del 22 luglio 1973 del Corriere dei Ragazzi.



4 commenti:

Vertumno ha detto...

Sono contento di essere cresciuto leggendo un giornale così :-)

Vincenzo ha detto...

Questa lettera, come talora capitava e come talvolta è stato sottolineato in alcuni commenti per altri post, sa di "redazionale", nel senso che la risposta sa di precedente alla domanda stessa, e quest'ultima sembra strumentale a quella argomentazione che viene proposta. Al di là della sicumera di colui che risponde, l'insegnante di religione poteva parlare in sede didattica di educazione sessuale giacché la sessualità rientra nella sfera dell'esistente e, in un'ottica di adesione a una religione, rientra nella stessa creazione. È veramente difficile immaginare che un insegnante parlasse di sessualità in termini tali da suscitare un sentimento di schifo verso il mondo. Anche perché, in realtà, anche dottrinalmente e anche in quell'epoca la sfera sessuale non è tratteggiata in questo modo, anzi. Basta documentarsi con i documenti dell'epoca, reperibili facilmente anche su internet. È più facile che ci fossero un intento e una tara ideologici da parte del redattore

Bruno C. ha detto...

Come si fa a giudicare così? Magari il ragazzo, nella sua lettera, era sceso nei particolari... E' vero che nell'insegnamento della religione ci sarebbe (ci dovrebbe essere) spazio per parlare della sessualità, ma chi ci dice che il "professore" si sia espresso in termini corretti e comprensibili? E se avesse espresso concetti volgari, conoscendo il linguaggio dei ragazzi? Una ragazza mi raccontò che il suo insegnante (sacerdote) si era presentato dicendo: "Prima di diventare prete, me ne son visto bene!" Per quanto riguarda l'educazione sessuale dell'epoca, chi ha vissuto in quegli anni sa bene che era fatta di barzellette erotiche e di "Osteria numero sette..."

Vincenzo ha detto...

Infatti, il mio più che un giudizio voleva essere l'avanzamento di qualche dubbio. Non sappiamo cosa ci fosse scritto nella lettera effettivamente, non sappiamo nemmeno se la lettera fosse vera. Certamente vera è l'asserzione, questa sì veramente volgare, dal mio punto di vista: "sarebbe stato meglio se il tuo professore di religione avesse continuato a insegnare la sua materia senza occuparsi di argomenti che, come l'educazione sessuale, non lo riguardano affatto". Peraltro, in palese contraddizione con l'assunto costituzionale dell'articolo 33, che sancisce la libertà dell'insegnamento e nell'insegnamento. E altrettanto pesante è il riferimento alla ignoranza degli uomini, chiaramente riferita a quell'insegnante, nella chiusa della risposta. È per questo che mi viene il dubbio di una posizione ideologica preconcetta. Naturalmente posso sbagliare appieno