Milani ci andava a nozze con queste cose, che gli davano il modo di esagerare sino all'inverosimile le situazioni di pericolo, pur lasciandole credibili. Ovviamente il nobile scemo aveva ragione: un cavallo al galoppo avrebbe percorso in due minuti la distanza fra la terraferma e l'isola, e non avrebbe avuto il minimo problema a superare in velocità la marea, che in quella zona al massimo avanza a circa 60 metri al minuto. Il vero pericolo era andare a piedi, impiegando 15-20 minuti a percorrere quel tratto, abbastanza per non rendersi conto dell'avvicinarsi della marea - diciamo a un chilometro di distanza. Ad ogni modo il nobile resta scemo: bastava mettersi sui bastioni dell'isola e osservare con i propri occhi l'andamento della marea _prima_ di effettuare ogni tentativo. Ma certo, così non ci sarebbe stata nessuna storia da raccontare. :-)
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Milani ci andava a nozze con queste cose, che gli davano il modo di esagerare sino all'inverosimile le situazioni di pericolo, pur lasciandole credibili. Ovviamente il nobile scemo aveva ragione: un cavallo al galoppo avrebbe percorso in due minuti la distanza fra la terraferma e l'isola, e non avrebbe avuto il minimo problema a superare in velocità la marea, che in quella zona al massimo avanza a circa 60 metri al minuto. Il vero pericolo era andare a piedi, impiegando 15-20 minuti a percorrere quel tratto, abbastanza per non rendersi conto dell'avvicinarsi della marea - diciamo a un chilometro di distanza.
Ad ogni modo il nobile resta scemo: bastava mettersi sui bastioni dell'isola e osservare con i propri occhi l'andamento della marea _prima_ di effettuare ogni tentativo. Ma certo, così non ci sarebbe stata nessuna storia da raccontare. :-)
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