7 settembre 2012

I cugini

Tratto dal nº 34 del 26 agosto 1984 del Giornalino.



















8 commenti:

Umberto ha detto...

Esiste un motivo valido per cui Capitan Rogers (sia di Pezzin che di Corteggiani) non sia famoso come Asterix?

Corrierino ha detto...

Riformulerei la domanda in questo modo:
Esiste un motivo valido per cui Tribunzio non sia famoso come Asterix?

Umberto ha detto...

Va bene. Fino ad ora mi ero limitato a salvarmi (non si sa mai) le pagine di Cimpellin. Ora me le leggerò anche. Lo considererò come un contributo per combattere il mio analfabetismo fumettistico.

Massimiliano ha detto...

Domande interessanti. Il successo di un personaggio è legato sia alla risposta dei lettori che al supporto commerciale e pubblicitario.
Dal punto di vista personale, e con tutto l’apprezzamento per il disegnatore, Cimpellin mancò di impressionarmi durante l’infanzia. Sul CdP ho sicuramente letto Tribunzio, ma qualche anno dopo avevo completamente rimosso il personaggio, di cui mi sono ricordato solo grazie a Corrierino. Lo stesso posso dire di altri suoi personaggi, come Gelsomino. Sicuramente è una questione di gusti personali, posso solo dire che nel mio caso non scattò quella molla che porta a distinguere un personaggio od un autore. In situazioni analoghe, di altri personaggi ho invece sempre conservato un vivo ricordo, anche se frammentario: per esempio Luc Orient (di cui però ho letto più storie sul CdP, ed ho casualmente rincontrato in seguito, p.e. su occasionali numeri di Lanciostory che mi capitavano fra le mani), ma anche di personaggi come Corentin, di cui non ricordavo più nemmeno il nome, conservavo un ricordo quasi fotografico di alcune vignette.
Discorso un po’ diverso su Cavazzano. Cominciai a distinguerne lo stile caratteristico su Topolino un po’ dopo il periodo del CdP, grosso modo nei primi anni 70 (prima non si era ancora distinto da quelli di Romano Scarpa), e pur non conoscendone il nome (all’epoca la Disney, o la Mondadori, non pubblicavano i nomi dei disegnatori) lo riconobbi subito quando ne rividi alcune storie sul CdR, anche se poi non ricordavo il nome dei personaggi. In questo caso fu il disegnatore, o meglio il suo stile, che esercitò una profonda impressione, caratteristica mancata comunque al personaggio.
Cosa ancora più buffa, di Asterix non lessi niente durante l’infanzia o l’adolescenza: lo vidi la prima volta in uno spezzone che componeva la sigla di una trasmissione della TV dei Ragazzi, gli Eroi di cartone (“Lettera X, qual è il segreto di Asterix?”, la canzone era Fumetto di Lucio Dalla), e mi rimase subito impresso. Subito dopo la TV ne trasmise alcuni cartoni animati, di qualità non eccelsa.
Comunque, riesaminandoli da adulto, posso dire che la cura nella realizzazione grafica, nella sceneggiatura e nei dialoghi (dove abbondano giochi di parole che devono aver fatto impazzire i traduttori) che si trovano in Asterix non si trovano certo in Tribunzio. Sicuramente i due personaggi hanno potuto contare sul supporto di strutture produttive di mole sensibilmente diversa: Asterix è diventato un’industria, Tribunzio non ha mai superato lo stadio del lavoro personale, ma forse la risposta data in età infantile è indice del fatto che a Tribunzio mancava qualcosa, nonostante una certa retorica nazionalista (ed a cui ero un po’ sensibile) me lo avrebbe dovuto rendere preferibile.

Massimo ha detto...

Una ragione c'è: Goscinny era un genio! La costruzione delle storie, l'approfondimento psicologico dei personaggi, le situazioni comiche, i dialoghi, non possono essere paragonate, con tutto il rispetto e l'ammirazione, con quelle degli autori di Capitan Rogers o Tribunzio.
I disegnatori, in particolare Cavazzano, reggono il confronto, gli sceneggiatori NO!

Unknown ha detto...

Da bambino, lessi alcuni numeri di un fumetto di Cimpellin, intitolato Alem, che era un'imitazione sfacciata di Asterix, con i Romani al posto dei Galli e gli Ostrogoti come cattivi. L'unica variante significativa era stato aver aggiunto agli equivalenti di Asterix e Obelix una seconda spalla, uno spilungone simpatica canaglia. Da quel che mi ricordo, era un fumetto gradevole, che forse meriterebbe una riscoperta, ma certo era a tutto un altro livello rispetto ai capolavori di Goscinny.

Corrierino ha detto...

Se dobbiamo omaggiare Cimpellin allora piuttosto che Alem dovremmo sicuramente pensare a Tribunzio (qui un link ad alcune storie pubblicate sul blog) come il vero contraltare di Asterix in Italia. Avrebbe meritato lo stesso successo di Goscinny, perché era al suo stesso livello.

Stefano ha detto...

A me Alem piaceva molto. L'ho anche citato nel mio blog:http://liceo-classico-permanente.blogspot.com/2013/09/cesare-e-i-galli.html