Tratto dal nº 39 del 30 settembre 1984 al nº 43 del 28 ottobre 1984 del Giornalino.
1 commento:
Contix
ha detto...
E' una delle mie due storie preferite in assoluto dei Puffi (l'altra è "Il Puffissimo", che spero pubblicherai pure prima o poi): è un capolavoro non solo di sceneggiatura, ma anche di satira, perché fa capire meglio di tanti discorsi come purtroppo, fra gli uomini, basti poco per far scattare il virus della discordia (nel caso dei puffi, il modo di pronunciare i nomi composti!), salvo poi metterla da parte per combattere uniti contro il nemico comune (in questo caso, il solito Gargamella). E inoltre credo sia l'unica storia dei puffi senza lieto fine, o per lo meno, con un finale pessimista!
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E' una delle mie due storie preferite in assoluto dei Puffi (l'altra è "Il Puffissimo", che spero pubblicherai pure prima o poi): è un capolavoro non solo di sceneggiatura, ma anche di satira, perché fa capire meglio di tanti discorsi come purtroppo, fra gli uomini, basti poco per far scattare il virus della discordia (nel caso dei puffi, il modo di pronunciare i nomi composti!), salvo poi metterla da parte per combattere uniti contro il nemico comune (in questo caso, il solito Gargamella). E inoltre credo sia l'unica storia dei puffi senza lieto fine, o per lo meno, con un finale pessimista!
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