Gran alvoro, ma forse Micheluzzi ha esagerato... o fai il disegnatore o lo storico. Così ha preso un colossale granchio. Alfonso lamarmora NOn fu mai gran condottiero.A Custoza nel 1866 perse con forze doppie alle austriache,e mentre stava vincendo, avendo inflitto i suoi uomini il doppio delle perdite subite. ma andò in panico ed ordinò la ritirata. L'errore nasce dal confondere Alfonso, abbastanza inetto, con il fratello Alessandro, LUI fondatore dei Bersaglieri,e morto in Crimea... Insomma, il buon Micheluzzi ha messo insieme l'inventore dei besaglieri che alla Cernaia, in Crimea, se la cavò, col fratello meno abile. assai... GRAZIE comunque...
Altra scelta discutibile è aver voluto chiudere la serie con Mark Wayne Clark, secondo gli storici militari il peggiore in assoluto fra i comandanti americani della seconda guerra mondiale; senza i suoi marchiani errori a Cassino, ad Anzio e sulla linea Gotica, la guerra nel nostro paese sarebbe finita un anno prima. Casomai sarebbe stato il suo nemico Kesserling a meritare un posto fra i grandi generali (beninteso, come stratega e non come persona).
3 commenti:
Gran alvoro, ma forse Micheluzzi ha esagerato... o fai il disegnatore o lo storico. Così ha preso un colossale granchio. Alfonso lamarmora NOn fu mai gran condottiero.A Custoza nel 1866 perse con forze doppie alle austriache,e mentre stava vincendo, avendo inflitto i suoi uomini il doppio delle perdite subite. ma andò in panico ed ordinò la ritirata. L'errore nasce dal confondere Alfonso, abbastanza inetto, con il fratello Alessandro, LUI fondatore dei Bersaglieri,e morto in Crimea... Insomma, il buon Micheluzzi ha messo insieme l'inventore dei besaglieri che alla Cernaia, in Crimea, se la cavò, col fratello meno abile.
assai... GRAZIE comunque...
Altra scelta discutibile è aver voluto chiudere la serie con Mark Wayne Clark, secondo gli storici militari il peggiore in assoluto fra i comandanti americani della seconda guerra mondiale; senza i suoi marchiani errori a Cassino, ad Anzio e sulla linea Gotica, la guerra nel nostro paese sarebbe finita un anno prima. Casomai sarebbe stato il suo nemico Kesserling a meritare un posto fra i grandi generali (beninteso, come stratega e non come persona).
Presumibilmente qui Micheluzzi ha lavorato solo come illustratore su testi altrui, come dire... "redazionali".
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