8 agosto 2019

Congo: quando il disegno è un grido per infrangere l'impero del silenzio

Ho letto una storia che mi ha sconvolto.
Compero settimanalmente in edicola gli Albi Avventura editi dalla Gazzetta dello Sport per il piacere di leggere dei bei fumetti avventurosi, ma il fascicolo di questa settimana mi ha sconvolto.
Non si tratta della solita avventura inventata, ma di una storia vera ed attuale.
È una storia che non conoscevo e che mi ha toccato profondamente.
Parla di una regione del Congo attuale, di un dottore che ha vinto il premio Nobel per la pace lo scorso anno e di tutto un mondo che neanche sospettavo esistesse.

Pubblico, sperando di non violare nessun copyright, alcune pagine (iniziali, centrali e finali) di questo bellissimo racconto con la speranza che appassioni anche voi e vi spinga a spendere 5 € per comperarlo e leggerlo tutto d'un fiato come è successo a me.

Le cinque tavole iniziali.












Le quattro tavole centrali.










Le tre tavole finali.








Riporto anche la presentazione della storia.










E i ringraziamenti finali.






Ecco infine la copertina del fascicolo da cui ho tratto tutto (si tratta del nº 50 della serie degli Albi Avventura della Gazzetta dello Sport acquistabile qui).




Con questo post il blog si prende una breve vacanza fino a Ferragosto.

2 commenti:

pical44 ha detto...

Quando un "FUMETTO" vale un intero trattato sociologico, storico, e, di denuncia e condanna; cos'altro aggiungere, nulla, solo che con pochi meravigliosi disegni, con una scenografia quantomeno curata si possano toccare i cuori, le anime e le menti.

Anonimo ha detto...

Buon ferragosto, C&G! E grazie di tutto!