6 febbraio 2020

L'aereo di Al-Agaila

Tratto dal nº 25 del 21 giugno 1970 del Corriere dei Piccoli.















6 commenti:

Gio ha detto...

Il protagonista ha la faccia di Ernest Borgnine ...

Robertozzo ha detto...

.........e il signor tenente già comincia a assomigliare a Tex.....

coroner ha detto...

Storia vera, il motorista-pilota ebbe la medaglia d'argento al valor militare.
Nel '70 si poteva pubblicare una storia simile, cioè riguardante l'esercito italiano; se qualcuno si azzardasse oggi, immaginate quante grane pianterebbe qualche associazione di "sinistrati" mentali che nemmeno nomino.

Dan ha detto...

Ricordo perfettamente questa storia. Anzi, aspettavo prima o poi di rivederla proprio qui. E grazie a chi l'ha fatto (ora ne 'aspetto' una simile disegnata da Micheluzzi...)
Mi dispiace di aver letto commenti fascistoidi. Non vedo perchè oggi non sarebbe pubblicabile, questa ed altre storie del periodo pubblicate dal Corrierino, 'spin-off' del Corriere della Sera, si ricordi. Se mai il problema è che i ragazzi di oggi non hanno alcun interesse per i fumetti e queste storie. Ma qualcuno, a quanto vedo, parla ancora di pancia e non di testa. Sono orgogliosamente antifascista, e cominciai a esserlo presto proprio grazie al Corrierino, che distingueva bene il valore personale dalle scelte politiche di chi costrinse l'Italia ad una guerra sciagurata. E tutti i miei figli conoscono storie come quella del sergente Morettin, di Malvolti, di Buscaglia e altri. E non sono diversi da me.

carlogra ha detto...

Forse era più problematico pubblicarla negli anni 70 che oggi ???? Oh No ???

CORISCO ha detto...

Non vedo perché bisogna mescolare tutto con la politica. Un conto sono le responsabilità politiche, etiche e morali di chi trascinò l'Italia in una tragedia assurda (gradirei ricordare che LUI, al momento dell'entrata in guerra, dichiarò che gli servivano "...qualche migliaio di morti per sedermi al tavolo delle trattative dalla parte dei vincitori..."), altra cosa sono le storie dei combattenti italiani che fecero, semplicemente, il proprio dovere e per questo vanno onorati e ricordati. Mio padre, scomparso da alcuni anni, ha fatto la campagna di Russia negli Alpini, dove è stato decorato; successivamente ha combattuto nelle file della Resistenza e io vado fiero dell'una e dell'altra cosa.
CORISCO