4 luglio 2023

Aeronautica Militare: divise e aerei

Tratto dai nº 30, 31 e 32 del Corriere dei Piccoli del 1959.













7 commenti:

Manlio ha detto...

Da Notare che della "punta di diamante" della flotta, ossia l'allora nuovissimo G91, non viene diffuso alcun dato rilevante.

Ivan ha detto...

Non è molto fedele il disegno dell'MB326. Nel particolare i piani di coda.

coroner ha detto...

E c'è il Fiat G59, protagonista della scena in cui Magnus fa abbandonare la Bolivia allo "Sconosciuto" con un carico illegale, in "L'uomo che uccise Che Guevara".
"un glorioso G59 dell'aviazione argentina? Salirà fino a 18000 piedi".

E la pattuglia acrobatica non era ancora le "Frecce tricolori".

coroner ha detto...

Emerge qualche nostalgia per un periodo in cui l'Italia, in pieno boom, progettava e costruiva anche aeromobili esportati in tutto il mondo.
Non era ancora arrivato il centrosinistra.

Icaro 1952 ha detto...

"nostalgia per un periodo in cui l'Italia, in pieno boom, progettava e costruiva anche aeromobili esportati in tutto il mondo." Uhm... Quali? Il G 91, copia dell'F 86 scalata in basso dell'80%? Rifiutata da Grecia e Turchia (nonostante fosse regalato dalla NATO), accettato dalla Germania per motivi politici, e comunque in numero molto limitato. Esportato in Portogallo per le sue guerre coloniali solo perche' gli US proibivano l'uso degli aerei di loro costruzione. Il Caproni-Trento, curioso jet con struttura in legno? La versione in pasta di mandorle non ha superato la fase di collaudo, divorata dai topi.
Il Fiat G80-82? Costruito in 4 prototipi e 7 esemplari di preserie. Si', l'MB 326 ha avuto un certo successo in Italia e piccolo piccolo all'estero. Acquistato da paesi che non avevano accesso a mercati piu' avanzati (lo Zaire di Mubutu, il Sudafrica, lo Zambia) e qualche stato piu'civile, per un gran totale di forse 200 aerei esportati. Il Fiat G 222- J27? Acquistato dagli US, imballato e immagazziinato nel deserto, perche' i loro piloti si rifiutano di usarlo.
Comprato perche' era la condizione per chiudere un contratto a loro favorevole.
Poi? Quali successi italiani?
Il primo velivolo di alta tecnologia e di discreto successo progettato e costruito anche in Italia e' stato l'MRCA Tornado, grazie ad una collaborazione Europea.
Parte di questi modelli li ho visti costruire, collaudare e in servizio (come tecnico, non come pilota) a partire da circa il '75. Ho anch'io nostalgia del Corrierino, non dell'Italietta provinciale, presuntuosa e pasticciona.

Kaksy57 ha detto...

Vedo che almeno due aerei, il Caproni-Trento F.5 e il Breda-Pittoni BP471 non superarono lo stadio prototipale in unico esemplare, ed entrarono nonostante questo a far parte della dotazione aeromobili dell'A.M. del tempo. Fu praticamente un modo per "sostenere", da parte dello Stato, l'industria aeronautica, con spreco di soldi pubblici... altra cosa che mi ha colpito: la congerie di modelli, con tutto quello che ne derivava in termini di costi di manutenzione. Quale capacità bellica potesse avere una simile aeronautica militare lo lascio solo immaginare. Ma tanto, c'erano gli americani....

Fantasio ha detto...

Non poteva mancare il commento idiota di matrice politica. Se ne sentiva la mancanza!