27 dicembre 2024

Il tamburino dell'Amba Alagi

Tratto dal Corriere dei Piccoli dal nº 24 del 15 giugno 1958 al nº 6 dell'8 febbraio 1959.



































































Questo racconto è analizzato, insieme ad altri, nell'articolo "Strisce di sabbia - Il colonialismo italiano nei fumetti del dopoguerra" di Emilio Cavalleris leggibile qui.

4 commenti:

paolop ha detto...

Vorrei ricordare che è morto Gian Paolo Ormezzano che fu anche caporedattore sportivo sul Giornalino:
https://www.lastampa.it/torino/2024/12/27/news/morto_gian_paolo_ormezzano_giornalista_sportivo-14908088/
Non mi dispiacerebbe vedere ripubblicato qualcuno dei suoi servizi, magari quelli di ciclismo

Marco R. ha detto...

Rimaneggiamento del deamicisiano "Il tamburino sardo" del libro Cuore......

anatolebroyard ha detto...

Molto bello l'articolo di Emilio Cavalleris. Grazie per il link.

Maurizio ha detto...

Mah... Il fumetto risente moltissimo dei suoi tempi, è estremamente di parte e, visto con gli occhi di oggi, quasi... imbarazzante. Ma l'articolo citato non è da meno, praticamente allo stesso livello in direzione opposta. E' tutto "male". Tuttavia, le ricostruzioni di molti storici (anche non di destra e sicuramente non nostalgici) raccontano una storia diversa, sulla base di documenti e testimonianze: Il colonialismo fu quello che fu, ma quello italiano fu sicuramente diverso, ad esempio, da quello inglese o francese. Conosco personalmente molte persone che sono state, anche in tempi molto recenti, nelle nostre ex colonie (Sonalia, ad esempio). Qui, la popolazione (non solo le autorità, che per motivi economici e geopolitici possono dire qualsiasi cosa, ma proprio la gente delle strade, dei mercati, delle botteghe, le donne, persino i bambini) ha con gli italiani un rapporto diverso da quello che ha con qualsiasi altro straniero. Abbiamo lasciato (anche?) un buon ricordo. E ancora oggi molti giovani (non vecchi residuati, ma nati alla fine del secolo o all'inizio di questo) hanno nomi italiani e si chiamano Umberto, Vittorio, ecc... E allora? Probabilmente, come in molti casi, la verità sta più o meno nel mezzo.