30 dicembre 2025

Væ victis!

Tratto dal Giornalino nº 43 del 30 ottobre 1985.



2 commenti:

Rado il Figo ha detto...

Ricordo a grandi linee una storia dei Paperi dove si immaginava che oro e gioielli fossero "svaniti" per sortilegio dalla bilancia e ricomparissero se si trovava un gallo che cantasse "brenno chi brenno chi brennochicchiricchì". Trovatolo, questi sforna ricchezze praticamente ogni volta che apre becco, con Paperone e Paperino convinti che ciò durasse in eterno, mentre esaurito il riscatto chiesto ai romani, il pennuto torna a essere un normale gallo.

Terzo D'Andrea ha detto...

Mi sembra che il titolo fosse: "ZP (rispettiamo il copyright) e la bilancia di Brenno" disegnata da Giulio Chierchini e l'incantesimo non era legato tanto al gallo quanto alla bilancia stessa, quando il tycoon paperopolese scopre che la bilancia si è esaurita insegue il nipote con un nodoso randello per dargli in moneta "sonante" la sua parte...