Tratto dal nº 43 del 22 ottobre 1967 al nº 3 del 21 gennaio 1968 del Corriere dei Piccoli.
7 commenti:
paolo
ha detto...
Una piccola pignoleria: la storia e' "Le juge", ma la copertina usata e' quella di "Ruée sur l'Oklahoma" (http://en.wikipedia.org/wiki/File:LuckyLukeOklahoma.jpg)! Al CdP non andavano molto per il sottile con la filologia...
Parliamo di una rivista che costava 100 lire nel 1967, vale a dire poco più di un euro oggi. Un Bonelli qualsiasi costa 4 euro, e non è a colori. Quindi ti domanderai, come poteva, il CdP, costare così poco? In parte le vendite altissime (250mila copie e oltre), in parte la scarsa cura riservata al materiale pubblicato: bicromia, colori di bassa qualità, carta scadente, traduzioni allegre. Il problema che hai rilevato in questa storia non è neanche tra i peggiori. D'altronde la politica era quella di tenere il prezzo basso, per cui alla fine il rapporto qualità/prezzo era comunque altissimo.
Il Corriere dei Piccoli - Una supernova tra le riviste d'autore
Mi è arrivato ieri ed ho iniziato subito a leggerlo. E' un viaggio nei ricordi ed un confronto con un altro lettore e delle sue preferenze e delle sue emozioni. A volte non condivido le stellette assegnate ai vari personaggi in quanto a ognuno generava emozioni diverse, ma condivido con lui che il 1968-1971 è stata l'eta' dell'oro e dell'argento della rivista. Tanti personaggi di rilievo e i romanzi di Mino Milani che ancora oggi ogni tanto rileggo. Un libro o meglio un saggio che si legge con piacere e che genera tanti ricordi piacevoli. Korentin
Mi scuso per il mediocre lavoro della NPE. A loro onore va detto che non hanno apportato la minima modifica al mio testo, neanche in quelle parti che potevano apparire controverse, ma va anche detto che hanno ridotto il formato (dal mio originale 18x27 circa all'attuale 14x21 circa), il che ha peggiorato non di poco la resa visiva del libro, con le immagini che erano state studiate - e soprattutto posizionate - per il formato originale e che spesso fanno a pugni con questo più piccolo: ho dovuto cambiarne un terzo in pochissimi giorni per salvare il salvabile. No comment sulla copertina ("problemi di copyright", dicono), presentazione fuorviante (sembra che il libro tratti l'intera storia della rivista), mancata introduzione di Milani (morto nell'attesa che si decidessero a pubblicare) e di Di Gennaro (che avevo consigliato al posto di Milani, ma che nessuno ha contattato), nessuna presentazione a Lucca, di cui pure si era parlato. E non parliamo della scarsissima fiducia che loro stessi nutrono nel libro, di cui hanno stampato 300 copie (sarà un miracolo trovarne qualcuno in una vera libreria) a fronte di vendite potenziali _almeno_ 10 volte superiori. Vabbe', questa è l'editoria italiana, di che lamentarsi? E' già un miracolo se l'hanno pubblicato.
7 commenti:
Una piccola pignoleria: la storia e' "Le juge", ma la copertina usata e' quella di "Ruée sur l'Oklahoma" (http://en.wikipedia.org/wiki/File:LuckyLukeOklahoma.jpg)! Al CdP non andavano molto per il sottile con la filologia...
Procedere per tutta la storia in quadricromia e terminare con le ultime due in bicromia, è qualcosa, a mio avviso, di proprio sgradevole.
Parliamo di una rivista che costava 100 lire nel 1967, vale a dire poco più di un euro oggi. Un Bonelli qualsiasi costa 4 euro, e non è a colori.
Quindi ti domanderai, come poteva, il CdP, costare così poco? In parte le vendite altissime (250mila copie e oltre), in parte la scarsa cura riservata al materiale pubblicato: bicromia, colori di bassa qualità, carta scadente, traduzioni allegre. Il problema che hai rilevato in questa storia non è neanche tra i peggiori. D'altronde la politica era quella di tenere il prezzo basso, per cui alla fine il rapporto qualità/prezzo era comunque altissimo.
En passant: è uscito il mio libro (miracolo!).
@Fantasio, un link al tuo libro?
Il Corriere dei Piccoli - Una supernova tra le riviste d'autore
Mi è arrivato ieri ed ho iniziato subito a leggerlo. E' un viaggio nei ricordi ed un confronto con un altro lettore e delle sue preferenze e delle sue emozioni. A volte non condivido le stellette assegnate ai vari personaggi in quanto a ognuno generava emozioni diverse, ma condivido con lui che il 1968-1971 è stata l'eta' dell'oro e dell'argento della rivista. Tanti personaggi di rilievo e i romanzi di Mino Milani che ancora oggi ogni tanto rileggo.
Un libro o meglio un saggio che si legge con piacere e che genera tanti ricordi piacevoli.
Korentin
https://edizioninpe.it/product/il-corriere-dei-piccoli/
Mi scuso per il mediocre lavoro della NPE. A loro onore va detto che non hanno apportato la minima modifica al mio testo, neanche in quelle parti che potevano apparire controverse, ma va anche detto che hanno ridotto il formato (dal mio originale 18x27 circa all'attuale 14x21 circa), il che ha peggiorato non di poco la resa visiva del libro, con le immagini che erano state studiate - e soprattutto posizionate - per il formato originale e che spesso fanno a pugni con questo più piccolo: ho dovuto cambiarne un terzo in pochissimi giorni per salvare il salvabile. No comment sulla copertina ("problemi di copyright", dicono), presentazione fuorviante (sembra che il libro tratti l'intera storia della rivista), mancata introduzione di Milani (morto nell'attesa che si decidessero a pubblicare) e di Di Gennaro (che avevo consigliato al posto di Milani, ma che nessuno ha contattato), nessuna presentazione a Lucca, di cui pure si era parlato. E non parliamo della scarsissima fiducia che loro stessi nutrono nel libro, di cui hanno stampato 300 copie (sarà un miracolo trovarne qualcuno in una vera libreria) a fronte di vendite potenziali _almeno_ 10 volte superiori.
Vabbe', questa è l'editoria italiana, di che lamentarsi? E' già un miracolo se l'hanno pubblicato.
Eccolo!
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