11 ottobre 2015

Il regno sul fiume


Un anno fa Enzo Demattè si è spento a Treviso a 87 anni.
Lo ricordo qui con il suo capolavoro, la cui lettura sul CdP mi accompagnò per tutta l'estate di 47 anni fa.
Sono un capolavoro anche le immagini di Aldo Di Gennaro che accompagnano il racconto.

Tratto dal nº 18 del 5 maggio 1968 al nº 37 del 15 settembre 1968 del Corriere dei Piccoli.


Alzaia [sec. XVII; lat tardo helciarius, chi tira la barca, incrociato con alzare]: la strada (detta anche strada d'alaggio] lungo l'argine del fiume o canale da cui si effettua il traino di natanti.

Alcune foto scattate dall'alzaia lungo il Sile (il fiume protagonista del racconto di Demattè).
I pigri, come me, ci possono fare delle distensive passeggiate.
Gli sportivi la utilizzano, anche a mezzogiorno del 1º gennaio, per correre, fare footing e mantenersi giovani e belli.







Infine qui sotto la copertina del Regno sul fiume disegnata da me come compito a casa (o in classe?) durante le scuole medie.
È più che evidente che mi ispirai (interpretai? meglio dire: copiai!) l'illustrazione di Aldo Di Gennaro che apparve nella seconda puntata.



6 commenti:

ReAnto ha detto...

..e a me accompagnò anche per tutto l'anno scolastico 1969-70, 46 anni fa. Era il libro di lettura scelto dalla Prof. di italiano in prima media.

Ivan ha detto...

Grazie,
l'avevo letto proprio sulle pagine del Corriere dei Piccoli.
Lo rileggo con piacere.

carlo ha detto...

fantastica sensazione di un mondo piu schietto

Maurizio ha detto...

Bellissimo romanzo !
Avevo cercato tanto di comprare il libro ma non ci ero riuscito: ora posso rileggerlo qui.
Grazie.

Vertumno ha detto...

Grazie per aver riportato alla luce questo bel ricordo d'infanzia. Ho la fortuna di possedere una delle illustrazioni originali di Di Gennaro, rivedere le pagine d'epoca è altrettanto commovente.

Corrierino ha detto...

Ho aggiornato il post aggiungendo in coda la scansione di un mio disegno fatto alle medie, evidente plagio della illustrazione (nella seconda puntata) di Aldo Di Gennaro.