Grazie!!! Ricordo che quando uscì lo lessi subito dopo l'acquisto, camminando per strada, nonostante i miei mi dicessero che "Per strada non si legge. È pericoloso!". Strepitosi i disegni, un po' meno la trama... Ma il senso of wonder c'è :-)
Molto bella questa storia; ricordo che il "Corrierino" pubblicò diversi episodi di questa serie. Secondo me, quello tra la metà degli anni 60 e ed il 1972 (poi cambiò testata e non solo) fu il periodo d'oro del Corriere dei piccoli; pertanto è un grande merito curare questo blog che permette di rileggere con vivo piacere i fumetti dell'epoca. Grandissimi complimenti.
Anche io ricordavo alcune vignette di questa storia, come l'uccello paralizzato o le "lame" che scendono dal soffitto, ma avevo perso memoria della trama. Ricordo invece un po' meglio un'altra storia della serie, in cui uno scienziato un po' squilibrato riporta in vita un tirannosauro. Tuttavia la stampa in bicromia mi dava l'idea di disegni provenienti da decenni passati, pur essendo, come ho scoperto molti anni dopo, più o meno contemporanei.
3 commenti:
Grazie!!! Ricordo che quando uscì lo lessi subito dopo l'acquisto, camminando per strada, nonostante i miei mi dicessero che "Per strada non si legge. È pericoloso!". Strepitosi i disegni, un po' meno la trama... Ma il senso of wonder c'è :-)
Molto bella questa storia; ricordo che il "Corrierino" pubblicò diversi episodi di questa serie. Secondo me, quello tra la metà degli anni 60 e ed il 1972 (poi cambiò testata e non solo) fu il periodo d'oro del Corriere dei piccoli; pertanto è un grande merito curare questo blog che permette di rileggere con vivo piacere i fumetti dell'epoca. Grandissimi complimenti.
Anche io ricordavo alcune vignette di questa storia, come l'uccello paralizzato o le "lame" che scendono dal soffitto, ma avevo perso memoria della trama. Ricordo invece un po' meglio un'altra storia della serie, in cui uno scienziato un po' squilibrato riporta in vita un tirannosauro. Tuttavia la stampa in bicromia mi dava l'idea di disegni provenienti da decenni passati, pur essendo, come ho scoperto molti anni dopo, più o meno contemporanei.
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