Tratto dal nº 22 del 29 maggio 1966 del Corriere dei Piccoli.
2 commenti:
Anonimo
ha detto...
Dopo averli ritagliati,facevamola corsa dandogli un colpettino con il dito a ciascuno, chi andava fuori dalla mattonella che delimitava il percorso aveva forato e tornava al punto dove si trovava precedentemente. Alla fine di ogni tappa si prendeva i distacchi in termini di tiri. Alla fine vinceva il giro il corridore che avesse percorso tutte le tappe con il minor numero di tiri.Si poteva anche dare dei punteggi ai piazzati per la classifica a punti e per i G.P.M
Li incollavamo sulcompensato e li ritagliavamo col traforo, poi facevamo una pista sulla sa bbia che mutavamo a ogni tappa. Facevamo il Giro e il tour. Quando il primo ciclista a colpi di dito dati a turno tagliava il traguardo si finiva il turno e si misurava le distanze: ogni 12 cm era il distacco di un minuto. Dopo ogni tappa classifica generale e GPM.Il primo giro lo vinse Bailetti.
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Dopo averli ritagliati,facevamola corsa dandogli un colpettino con il dito a ciascuno, chi andava fuori dalla mattonella che delimitava il percorso aveva forato e tornava al punto dove si trovava precedentemente. Alla fine di ogni tappa si prendeva i distacchi in termini di tiri. Alla fine vinceva il giro il corridore che avesse percorso tutte le tappe con il minor numero di tiri.Si poteva anche dare dei punteggi ai piazzati per la classifica a punti e per i G.P.M
Li incollavamo sulcompensato e li ritagliavamo col traforo, poi facevamo una pista sulla sa bbia che mutavamo a ogni tappa. Facevamo il Giro e il tour. Quando il primo ciclista a colpi di dito dati a turno tagliava il traguardo si finiva il turno e si misurava le distanze: ogni 12 cm era il distacco di un minuto. Dopo ogni tappa classifica generale e GPM.Il primo giro lo vinse Bailetti.
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