2 marzo 2020

Geronimo (puntate 1-2)

Le prime due puntate della storia apparsa su Il Giornalino dal nº 15 del 15 aprile 1973 al nº 25 del 24 giugno 1973.



















Le prossime puntate domani qui.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

de luca era un grande.
tante cose potremmo dire di lui e del commissario spada, però, stavolta vorrei soffermarmi su un particolare.
la scena sulla destra della prima tavola della seconda pagina.
sul giornalino.
che si comprava solamente in chiesa.
no, dico...

Contix ha detto...

Vero, signor Anonimo: che io sappia, quella è stata la prima ed unica volta che in un fumetto pubblicato su un giornale per ragazzi cattolico si sono viste due prostitute di strada nell'esercizio della loro professione! Come sia stato possibile non si sa, forse è sfuggito a chi doveva controllare....ma alla fine, se si tiene conto dell'intera serie del Commissario Spada, quel dettaglio è perfettamente coerente col realismo delle storie, qualcosa che non si è mai più ripetuto in un fumetto per ragazzi.

Angelo Cappelli ha detto...

Segnalo un'altra cosa poco cattolica apparsa sul Giornalino, addirittura un rapporto a tre.
In una storia di Bob Kent, uno dei personaggi, il fantino Stinky Cucuzza, era perennemente accompagnato da Ice e Cream, due adoranti fidanzate sorelle gemelle fra di loro.

Vincenzo ha detto...

Anche in "I giorni dell'impero", storia con intento evangelizzatore, di De Luca e Cominelli, all'interno di una locanda c'è l'immagine di una prostituta a seno nudo. In verità, il Giornalino era un giornale che rispettava moltissimo i suoi giovani lettori, e si proponeva di farne dei futuri uomini e donne responsabili, nel mondo ma non del mondo. Molto ma molto più spinta, in alcune scene, l'opera "Il viaggio dei padri" di David Ratte, in cui ci sono storpi sgradevoli, prostitute, bordelli, vecchi tentati dall'adulterio e sbavanti mentre provano a toccare il seno di una giovane prostituta convertita che sta riposando. C'è anche la rappresentazione realistica di un suicidio, quello di Giuda. Io credo che molto spesso ci sia, riguardo al Giornalino, il pregiudizio di una supposta bigotteria. Lo penso anche a proposito dello stupore manifestato qualche mese fa da slcuni su questo fantastico blog per la citazione di Georgina Spelvin da parte di Mattioli in un episodio di Pinky. Non è proprio credibile che degli esperti di comunicazione come i redattori delle redazioni della San Paolo non la conoscessero. È molto più semplice che abbiano bonariamente accettato lo scherzo, peraltro incomprensibile ai bambini dell'epoca. Ricordo che responsabili del settore fumetto erano laici, e parliamo di gente per esempio come Gino D'Antonio. Se poi andiamo ad osservare "La Sacra Bibbia", kolossal di Don Tommaso Mastrandrea e Marco Rostagno, immagini anche cruente o sensuali, contenuti ostici nonché "scomodi" per la storia della Chiesa cattolica, e rapporto senza filtri con attualità e scienza sono presenti costantemente (almeno per il Vecchio Testamento, il nuovo Testamento, disegnato da Rinaldi, lo trovo molto più convenzionale).Oggi, un trattamento adulto per ragazzi, ma a un livello di gran lunga più basso fumettisticamente parlando, lo si trova su PM, dei comboniani.

Michele Dr ha detto...

Penso che altri riferimenti alla sessualità nel Giornalino erano presenti anche in altri fumetti, penso soprattutto a trasposizioni di romanzi come i Miserabili, dove si parla anche di prostituzione. Mi risulta che il tema della sessualità nel Giornalino fosse a volte presente anche nei redazionali. Ricordo che in una rubrica della posta (forse "Cara Susanna" o "Raffa per te") un bambino aveva scritto una lettera dicendo che lui era curioso di leggere i "giornalini per adulti" e come risposta veniva detto qualcosa del tipo "se sei curioso di questi argomenti allora chiedi ai tuoi genitori che te ne parlino".