22 marzo 2020

Lame incrociate

Tratto dal nº 9 del 1º marzo 1970 del Giornalino.















4 commenti:

SimoneGallina™ ha detto...

Franco Caprioli, un grande dimenticato...

Elia G. Cudicini ha detto...



Beh! Per quelli della nostra generazione che erano ragazzini a fine anni Sessanta FRANCO CAPRIOLI
resta un GRANDE indimenticabile ARTISTA con opere pubblicate a puntate sul Giornalino come:
– Il mio cuore è una spada – oppure – L’isola misteriosa – poi raccolte anche nei pochi numeri
usciti degli ALBI del Giornalino.
Per non parlare di brevi racconti come il – Maelstrom – e – Un capitano di 15 anni –
o – I violatori del blocco –, tanto per citarne alcune.

Personalmente, credo che un grande talento artistico non muoia mai, bisogna soltanto
trovare un canale o il modo per farlo riscoprire anche alle nuove generazioni.

A proposito un quesito.
Qui quando potremo rileggere – L’ISOLA MISTERIOSA – di Jules Verne con i favolosi scenari
disegnati da Caprioli, e con la rivisitazione dei testi di Claudio Nizzi?
E lo stesso vale per – Il mio cuore è una spada –.
Grazie.

Roberto ha detto...

Ero all'epoca un lettore del Corrierino, e saltuariamente, del Giornalino. Ma quando c'erano i racconti di Caprioli (e del commissario Spada) mi dispiaceva perderli. Concordo quindi con Simone ed Elia, e attendo in trepidazione la pubblicazione degli altri racconti illustrati da Caprioli, di cui ricordo non riuscivo a capacitarmi come potesse riuscire a padroneggiare una simile tecnica fumettistica!

Gianni ha detto...

Se avessero giocato meno "al ribasso" gli editori italiani avrebbero sfondato in Europa: da noi in Italia venivano pubblicati i grandi europei, Tintin, Blueberry, per non parlare del fumetto più venduto nel mondo fino alla fine degli anni 90: Asterix. Invece da noi: stampe in bianco e nero o a 4 colori seppia, grandiosi come Caprioli senza un colorista, limitati ad 8 pagine o meno... mentre li altri, magari a puntate, in Europa avevano albi a 48 pagine. Lo inventarono, dice la leggenda, nella redazione di Pilote. Corrierino Giornalino ha pubblicato varie storie di Cavazzano di Capitan Rogers: se le cercate vedrete che le prime hanno 12 pagine, poi 10, poi 8 ed alla fine 6... Il Corrierino per pubblicare una storia un po più consistente dava 2 o 4 pagine di testo scritto a Mino Milani, in Francia o in Belgio l'avrebbero adattata ad un albo a 48 pagine, scelto un grande disegnatore (pensate, De Luca alla matita...) un colorista (Di Gennaro ai pennelli) e magari un artista specifico per il lettering (di solito gli esordienti...Silver faceva il lettering per Bonvi) e forse, dico forse, ora i loro albi sarebbero famosi nel mondo e qualcuno ne starebbe ricavando un film... Pazienza, non é andata così...