Spendide queste bande dessinée degli anni Settanta. Greg (Michel Régnier), ed Eddy Paape (Edouard Paape), hanno ideato un personaggio interessante. E anche se crearono e pubblicarono solo diciotto storie di LUC ORIENT, quando ero ragazzino le trovavo affascinanti, e a parte i colori non eccelsi (forse dovuti anche a una edizione italiana poco curata), il fascino dopo 50 anni è rimato intatto. Grazie a voi, per averle riproposte.
Per il commento di G.Cudicini: cadeva il 1971 in Italia: nella scala alimentare dell'intrattenimento i fumetti stavano in fondo, considerati uno riempitivo e poco altro. Le pagine dei supereroi anni 80 brillavano di colori sgargianti perché l'industria della carta stampata aveva metabolizzato i colori Pantone ma...qui siamo 10 anni prima. Ed allora pensiamo che volevano farlo costare il meno possibile perché avevano un budget ridotto all'osso: carta economica semitrasparente attraverso la quale vedi i titoli della pagina sul retro (pagina 14 una delle più evidenti); una gamma di soli 63 colori, che se erano ad acqua hanno iniziato a sbiadire praticamente subito, e se erano pigmento con solvente a rapida essiccazione si sono ritrovati sopra un velo opaco nell'istante in cui sono asciugati. Il monitor da cui leggiamo il blog é atoilluminato ed aggiunge fisiologicamente brillantezza ai colori, ma cerca di immaginare il colore delle pagine che vedi ancora più spento. Ancora oggi varie tipografie italiana chiedono di colorare CMYK, per cui il giallo più brillante che puoi ottenere diventa come quello degli "effetti speciali" di pagina 11... paradossalmente, adesso con qualsiasi programmino fai un giallo RGB luminosissimo e con la stampante di casa lo metti su carta, ma per stampare a 16 milioni di colori su larga scala i costi sono ancora oggi proibitivi... All'estero si investì prima sul fumetto come arte...
4 commenti:
Fantastico! Grazie per questa bellissima storia; spero che questo blog continui le pubblicazioni.
Spendide queste bande dessinée degli anni Settanta.
Greg (Michel Régnier), ed Eddy Paape (Edouard Paape), hanno ideato
un personaggio interessante. E anche se crearono e pubblicarono solo diciotto storie
di LUC ORIENT, quando ero ragazzino le trovavo affascinanti, e a parte
i colori non eccelsi (forse dovuti anche a una edizione italiana poco curata),
il fascino dopo 50 anni è rimato intatto.
Grazie a voi, per averle riproposte.
Non ricordavo questa storia, ma c'è una curiosa coincidenza: oggi stavo preparando una lezione sull'arcobaleno ...
Per il commento di G.Cudicini:
cadeva il 1971 in Italia: nella scala alimentare dell'intrattenimento i fumetti stavano in fondo, considerati uno riempitivo e poco altro.
Le pagine dei supereroi anni 80 brillavano di colori sgargianti perché l'industria della carta stampata aveva metabolizzato i colori Pantone ma...qui siamo 10 anni prima.
Ed allora pensiamo che volevano farlo costare il meno possibile perché avevano un budget ridotto all'osso: carta economica semitrasparente attraverso la quale vedi i titoli della pagina sul retro (pagina 14 una delle più evidenti); una gamma di soli 63 colori, che se erano ad acqua hanno iniziato a sbiadire praticamente subito, e se erano pigmento con solvente a rapida essiccazione si sono ritrovati sopra un velo opaco nell'istante in cui sono asciugati.
Il monitor da cui leggiamo il blog é atoilluminato ed aggiunge fisiologicamente brillantezza ai colori, ma cerca di immaginare il colore delle pagine che vedi ancora più spento. Ancora oggi varie tipografie italiana chiedono di colorare CMYK, per cui il giallo più brillante che puoi ottenere diventa come quello degli "effetti speciali" di pagina 11... paradossalmente, adesso con qualsiasi programmino fai un giallo RGB luminosissimo e con la stampante di casa lo metti su carta, ma per stampare a 16 milioni di colori su larga scala i costi sono ancora oggi proibitivi...
All'estero si investì prima sul fumetto come arte...
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