17 gennaio 2021

La dolce storia di Tiziana

Tratto dal nº 48 del 28 novembre 1971 del Corriere dei Piccoli.





5 commenti:

Kaksy57 ha detto...

Ricordo bene questa storia perche' sono proprio di Paderno Dugnano e coetaneo dei protagonisti, anche se non li ho mai conosciuti, essendo propriamente io di Dugnano, mentre via Cherubini, dove abitava Tiziana, e' a Paderno. Tutti i luoghi sono stati disegnati come sono: via Cherubini, la Clinica San Carlo, la Scuola Media (io stavo nel plesso "vecchio", risalente al Ventennio, dove stavano gli alunni di Dugnano), quello disegnata e' il plesso denominato "nuovo", costruito nei primi anni '60).
Un appunto sul titolo della storia: piu' che "dolce" l'avrei titolata "La struggente storia di Tiziana".

Massimiliano ha detto...

Non ho letto questa storia a suo tempo, e mi dispiace. È insolita, e rappresenta un tema molto difficile da trattare, in generale tramite il fumetto, che forse non è il mezzo più adatto, e ancora di più in una rivista destinata ai bambini. Con il senno di decenni dopo si può dire che il risultato è discreto, ma all'epoca non avrebbe sicuramente mancato di impressionarmi, anche se gli studenti di III media erano per me troppo vecchi per riuscire a immedesimarmi. Chi è vissuto, con la sensibilità ambientale dell'età infantile, in zone più o meno periferiche e dalle distanze ridotte, in cui si andava a scuola a piedi, ancora al confine tra città e campagna, ricorda bene (perlomeno credo) la sensazione indefinita di recarsi a scuola nelle mattine grigie, e magari piovose, con l'asfalto delle vie reso scuro e riflettente dall'acqua, e il contrasto suscitato con i colori delle giornate primaverili. Di sicuro è una sensazione che ha colto il disegnatore (e suppongo lo sceneggiatore, il solito Milani) che inizia il racconto proprio con un'immagine del primo genere, e la confronta con un ricordo del secondo.
È un saluto a chi se ne era appena andato, e è interessante, ma mi spingerei a definirlo bello, che a distanza di mezzo secolo venga riproposto.
Come al solito, ti ringrazio per la pubblicazione.

Mr. Mist ha detto...

E' una storia molto bella, dolce e concordo con Kaksy57 pure struggente. Nel leggerla mi si sono venuti gli occhi lucidi, anche perchè a causa della leucemia io ho perso un amico, anche lui con la passione di scrivere le poesie.
Ti ringrazio davvero tanto per questa pubblicazione.

Un affettuoso saluto a Tiziana e a Gianpasquale!

Bruno C. ha detto...

Sapete cosa mi ha colpito di questa storia? E' la narrazione: essenziale, dura come lo è a volte la vita, che ti sbatte in faccia la realtà senza tanti complimenti. Spesso le storie vengono tirate per le lunghe, con tanti particolari superflui, quasi messi lì come zollette di zucchero per aiutarci a mandar giù la medicina amara... Qui no, e questo racconto/cronaca è difficile da dimenticare, come le persone che non sono più tra noi.

Olivo ha detto...

Avevo 9 anni quando l'ho letta, e ancora oggi mi provoca emozione. Ricordo dove mi trovavo quando l'ho letta. Una delle narrative piu' potenti della mia infanzia- e un'altra prova che il Corrierino ha contribuito a renderci piu' umani.
Grazie.