29 marzo 2022

Incidente in deltaplano

Tratto dal Giornalino nº 43 del 30 ottobre 1985.









Lettera pubblicata sul Giornalino nº 37 del 18 settembre 1985.



5 commenti:

Vincenzo ha detto...

Il maresciallo in questione somiglia tanto a Gino Cervi

Danilo ha detto...

E' proprio Gino Cervi.

Anonimo ha detto...

Misteri intricati, ma non troppo...

paolop ha detto...

ricordo di aver letto la lettera di un lettore che faceva notare come i casi del maresciallo erano "facili". Se non ricordo male, la risposta era con 4-6 pagine non si potevano pretendere casi troppo complessi

Angelo Cappelli ha detto...

Gli assassini de "Le inchieste del maresciallo" erano particolarmente sfortunati. Non solo erano sempre scoperti e arrestati, come in tutti i gialli, ma non riuscivano mai a portare a termine i loro omicidi. Le vittime magari restavano gravemente ferite o in coma, però alla fine se la cavavano sempre.
Non era un limite solo di questa serie (nel complesso gradevole) ma di tutto il Giornalino negli anni Ottanta. A un certo pubto, la rivista è sembrata pentirsi dell'audacia mostrata nel decennio precedente, e ha cominciato ad eliminare i morti e a smorzare le situazioni drammatiche anche nei fumetti rivolti ai lettori più adulti, come i gialli e i western.