A dirla tutta, il titolo non è "Sherlock Holmes in manicomio", ma "Sherlok Holmes in manicomio", e credo che la differenza sia voluta, e con ragione: nel 1969 il personaggio era sotto copyright e probabilmente al Giornalino pensarono che bastasse una piccola modifica al nome per evitare qualche grana legale. Oggi l'omissione della "c" non sarebbe bastata, ma è plausibile che nel 1969, prima di Internet, quando viaggiare e telefonare era ancora complicato, il mondo anglosassone sia rimasto all'oscuro di questa parodia pubblicata su di una rivista a fumetti semisconosciuta fuori dell'Italia.
10 commenti:
Bellino.. ma nessuna traccia di chi siano gli autori..?
La storia è di C. Nizzi. Questo fumetto è incluso in un volume di recente pubblicato dedicato a Claudio Nizzi.
l disegno è indubbiamente d Carlo Boscarato
A dirla tutta, il titolo non è "Sherlock Holmes in manicomio", ma "Sherlok Holmes in manicomio", e credo che la differenza sia voluta, e con ragione: nel 1969 il personaggio era sotto copyright e probabilmente al Giornalino pensarono che bastasse una piccola modifica al nome per evitare qualche grana legale. Oggi l'omissione della "c" non sarebbe bastata, ma è plausibile che nel 1969, prima di Internet, quando viaggiare e telefonare era ancora complicato, il mondo anglosassone sia rimasto all'oscuro di questa parodia pubblicata su di una rivista a fumetti semisconosciuta fuori dell'Italia.
Ho corretto il titolo del post e ho accreditato Nizzi e Boscarato
La copertina è di De Luca
@Zona Bédé, come scritto in testa al post ;-)
Grazie mille, per l'aiuto!
Mi ci stavo atrovellando e la soluzione era lì..
Corrierino, ormai il tuo blog è una comunità!
bravissimi! siete eccezzionali!
@Fantasio: Se lo avessero chiamato "Merlock Sholmes" sarebbero andati ancora più sul sicuro...
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