31 dicembre 2023

I nostri primi 75 anni

Tratto dal Giornalino nº 1 del 10 gennaio 1999.









17 commenti:

Massimiliano ha detto...

Il disegno introduttivo (p. 5, basso dx) di Peroni, il cui termine di collaborazione con il Giornalino, se ben ricordo, fu abbastanza polemico ...

Manlio ha detto...

Post "strategico", visto che l'anno entrante si "festeggeranno" (le virgolette sono d'obbligo, viste le condizioni in cui versa la testata) i 100 anni del giornalino.

Ad ogni modo grazie per l'enorme lavoro fatto in questi anni, ma soprattutto in quest'ultimo. 655 post in 365 giorni non sono una cosa da poco!

MaxBrody ha detto...

Come si suol dire, "io c'ero".

Michele Dr ha detto...

In effetti oggi il "Giornalino" pubblica solo fumetti esteri e ristampe e le vendite temo siano bassissime, tuttavia si spera che qualcuno sui media ricordi i 100 anni della rivista che ha pubblicato capolavori di autori come De Luca, Toppi, Battaglia, Micheluzzi e tanti altri.

Ciao.

Michele

Corrierino ha detto...

Ho sfogliato con attenzione tutte le pagine del 1º numero del 2024 (quello del centenario) e non c'è nessun accenno ai 100 anni della rivista.
Secondo me neanche lo sanno che il 2024 è il 100º anno della rivista.
Che tristezza!

VSPMHEB ha detto...


Non lo sanno, per loro è ancora l'"Anno XCIX"...

Vincenzo ha detto...

Conosco un paolino, e vi assicuro che lo sanno perfettamente. Solo che la redazione non esiste più e la crisi è nera. A me, che col Giornalino ci sono cresciuto, piange il cuore, e non solo per i fumetti, ma per il fenomeno e la storia editoriale in sé, oltre che per ciò che animava il progetto.

Vincenzo ha detto...

Poi, per qualche strano conteggio, numerano in quel modo, ma il "C" ha da arrivà...

Michele Dr ha detto...

@Vincenzo

A prescindere dalla situazione delle vendite, qual è stato secondo te l'ultimo fumetto italiano pubblicato sul Giornalino che era di qualità più che alta? Da quanto ho capito il Giornalino non pubblica più fumetti inediti italiani almeno dal 2016.

Ciao.

Michele

Corrierino ha detto...

Lo spartiacque è stata questa lettera.

Vincenzo ha detto...

Michele, c'è stata qualcosina, per esempio sulla storia romana. Poi non saprei indicare altro, perché la mia frequentazione del giornale era ormai scarsa. Tuttavia il dramma è sorto nel momento in cui la Sipra non ha rinnovato il contratto come concessionaria della pubblicità. Lì le vacche hanno cominciato a essere magre per tutte le testate della casa editrice. E, dal mio punto di vista, è un danno per la nostra editoria in generale.

Michele Dr ha detto...

Sarebbe interessante sapere fino a che anno ci sono dati ufficiali sulle vendite del giornalino e quali sono. La ADS per legge pubblica tutti i dati di vendita delle riviste che contengono pubblicità estranee al loro editore.

Ciao.

Michele Dr ha detto...

Per quanto riguarda le vendite del Giornalino, gli ultimi dati precisi che conosco sono quelli qui riportati da Marcello Toninelli nel 2019:

https://www.giornalepop.it/quante-copie-vendono-i-fumetti/

"Gli ultimi dati che ho avuto finché ancora ci collaboravo, erano di 40mila copie (una decina d’anni fa), vendute almeno per due terzi tramite abbonamento (vale lo stesso discorso fatto per Topolino). All’epoca in edicola venivano distribuite sì e no 20mila copie. Credo non sia peregrino immaginare che oggi le vendite su quel canale siano molto sotto le 10mila."

Ciao.

Michele Dr ha detto...

Per quanto riguarda le vendite del Giornalino, gli ultimi dati precisi che conosco sono quelli dell'articolo "quante copie vendono i fumetti in Italia" pubblicato sul sito "giornalepop.it" da Marcello Toninelli nel 19 marzo 2019:

"Gli ultimi dati che ho avuto finché ancora ci collaboravo, erano di 40mila copie (una decina d’anni fa), vendute almeno per due terzi tramite abbonamento (vale lo stesso discorso fatto per Topolino). All’epoca in edicola venivano distribuite sì e no 20mila copie. Credo non sia peregrino immaginare che oggi le vendite su quel canale siano molto sotto le 10mila."

Ciao.

Fantasio ha detto...

Molto a spanne, secondo me, una rivista con i contenuti e del livello de "Il Giornalino" avrebbe dovuto vendere circa 100mila copie per essere in pareggio. Forse anche meno, ma di certo 40mila non bastavano.
Ad ogni modo credo che dati di vendita e situazione economica si possano ricavare dai bilanci pubblicati annualmente sulla rivista stessa. Se magari Corrierino trova il modo di pubblicarne uno si fa presto a fare qualche conto.

Vincenzo ha detto...

Inoltre, in un modo simile a ciò che negli anni '80 è successo con Topolino per Mondadori, i cui introiti pubblicitari finanziavano anche la pubblicazione di tutta una teoria di altre riviste (comprese e soprattutto quelle da adulti), nella San Paolo il traino era Famiglia Cristiana, nella quale una pagina di pubblicità, se non ricordo male, arrivò a essere pagata anche 45 milioni di lire (certo, in dipendenza della posizione, etc.). Poi ciascuna rivista aveva il suo tesoretto pubblicitario, ma il nocciolo (e che nocciolo!) duro veniva da lì. Oggi il giornalino non ha quasi pubblicità esterna alla casa editrice stessa. Un'altra rivista della stessa casa editrice, di altissima informazione d'attualità, culturale e religiosa, ha quasi esclusivamente pubblicità della stessa casa editrice o di altre realtà chiaramente "amiche", come "Avvenire" o "Libreria Editrice Vaticana". Oppure inserti promozionali di enti benefici alla ricerca di fondi, che immagino siano ospitati gratuitamente. Insomma, come già detto, la crisi è nera.

Vincenzo ha detto...

La rivista cui facevo riferimento è "Jesus", del costo di 5,90 euro.