Giancarlo Tonna era davvero un autore eccezionale: con quel suo segno dinamico e moderno si lascia leggere benissimo ancora oggi. Usava le linee cinetiche in maniera appropriata e prima ancora che i manga giapponesi le sdoganassero (e lui certamente all'epoca non conosceva i manga)...e i suoi personaggi, come Pit Cometa ma anche Lupo Camillo, sono accattivanti e sprizzano simpatia come pochi! Tonna meriterebbe di essere riscoperto, in modo che abbia il posto che merita nella storia del fumetto umoristico italiano!
Ricordo male, o Tonna disegnava un personaggio comico per la Universo? Nei ricordi remoti di strisce mai più rilette ho una specie di investigatore privato o simile, che si nutriva di bevande con cannucce che scendevano dal soffitto ed era in collaborazione/attrito con un ispettore di polizia, e forse andava su pattini a rotelle - sull'Intrepido o sul Monello, circa 1968 quando c'erano fumetti come il primo Lone Wolf, i Terramaricoli (mai più rivisti), Billy Bis ancora vispo e stranezze satiriche come Pernacchio o Nonna Nilla che sarebbe interessante ripescare. Qualcuno si ricorda, o ha qualche numero dell'epoca? Mi piacerebbe riguardarne.
Era pubblicato sul Monello, si chiamava Colbi, aveva un minicappello, una megacravatta, una fidanzata carinissima e un coccodrillo mangiatutto stile lupo Pugacioff di Cucciolo. Ma mi sembra che fosse un giornalista come Gigi Bizz. P.S. sul Monello di quel periodo i miei preferiti erano Pedritissimo (le storie lunghe di Pedrito El Drito) e Miniringo di Ortolani (il Tilio, non Leo)
@coroner: ne ho svariati episodi, perché lettore assiduo de "IL Monello JET". In verità detestavo con tutto il cuore questo personaggio... Ma sono disposto a fare delle scansioni dei numeri in mio possesso. Puoi contattare "Corrierino & Giornalino" per farti dare la mia mail?
Mi sembra strano che vengano ricordati Colbi, Miniringo e siano dimenticati personaggi come Alas, Jimmy Jet, Karatè il lupo bianco, Fiordistella, Rocky Rider, i Laramy della valle, Gli uomini del mare, Junior... Tra il Monello e L'Intrepido era una fioritura di grandi storie, altro che Mickey Mouse e Donald Duck!
Bruno, grazie davvero per la risposta. Anziché contattare le alte sfere, se non ci sono problemi ti lascio direttamente una mia mail secondaria, che uso solo per mansioni occasionali: infmedic99 AT libero.it Poi ti rispondo da un indirizzo realmente attivo, sperando di poter contraccambiare la cortesia.
Ho citato i personaggi comici perché sono del '64 e a fine anni '60 inizio '70 preferivo i fumetti umoristici, tra i fumetti realistici del Monello mi piaceva "Forza Folgore" (per i disegni di "Paul e Peter Montague", i fratelli Montecchi), avrei tanto voluto leggere qualcosa della "Piovra d'argento", sempre dei Montecchi, ma ho perso quel treno per motivi anagrafici, mi piacevano anche "I Laramy della Valle" di Nicolò, mentre "Karatè" faticavo a seguirlo perché era a puntate; dopo (ma parliamo degli anni '70) mi piacevano "I Bombers" ovviamente per il disegno di Castiglioni. Sull'Intrepido mi piacevano "Lone Wolf" e "I due dell'apocalisse", per i disegni di "Bobby Flint" (Fusco), mentre mi era discretamente antipatico "Billy Bis".
P.S. comunque a mio avviso in quel periodo il "Corrierino" era una spanna sopra tutti, con Milani, Nidasio, Moliterni, Toppi, Battaglia, Pratt, Giroud, Charlier, Greg, Graton...
@Terzo D'Andrea: nacqui, o come diceva Totò, "nacquetti" nel 1956, ma lasciami correggere prima un mio lapsus: ho scritto che detestavo Colbi, ma in realtà il fumetto più brutto di tutti per me era McFinney con Mattquiz, uscito contemporaneamente su il Monello... Billy Bis era sull'Intrepido e non era antipatico, era proprio odioso... Più o meno quanto "Cristall". Mentre, sempre sull'Intrepido, c'era Lone Wolf, bellissimo personaggio a cui devo una frase che ha ispirato molte (non tutte, ahimè!) azioni della mia vita:"Ho pensato che era meglio addormentarmi con dei rimpianti, anzichè svegliarmi con dei rimorsi". Altra bella serie era quella che hai citato, "I due dell'Apocalisse". Non ho presente "La piovra d'argento", a meno che il disegno del protagonista non fosse ispirato a Paul Newman, in questo caso devo averne letto un paio di puntate. Bellissimo il racconto sportivo a episodi completi di "Forza Folgore", bello anche Karatè il lupo bianco, anche se preferivo Jimmy Jet e il suo robot Samurai. Il Corriere dei piccoli è un pianeta a parte! Un miracolo dell'editoria italiana degli anni '60, capace di far convivere il divertimento con lo studio... Mino Milani (Piero Selva), misconosciuto dalla Letteratura Italiana contemporanea, ma geniale e avvincente narratore (grazie ancora "Corrierino & Giornalino" per lo stupendo video su Mino Milani), Grazia Nidasio... Impossibile citarli tutti, ma li si incontrano su questo Blog...
@Bruno C. la serie sull'Intrepido con Paul Newman (e Audrey Hepburn) era "Edizione Straordinaria" poi diventata "Paris Jour" quando i soggetti sono stati affidati alla Martinelli; "La Piovra d'Argento" raccontava della lotta tra un investigatore e una fantomatica organizzazione, una via di mezzo tra 007 e i "noir" seriali come "Belfagor, il fantasma del Louvre" o "I Compagni di Baal". Tra i disegnatori della Universo non mi piacevano Corbella, Jeva e la Buffolente, per questo motivo non apprezzavo Jimmy Jet.
P.S. Del principe De Curtis mi ricordavo la battuta: "Signori si nasce, e io lo nacqui... modestamente!"
Uhm… innanzitutto ringrazio Bruno per la grande cortesia e disponibilità, davvero. Poi ne introduco un'altra: proprio a cavallo dei '60/'70, o sul Monello o sull'Intrepido ci furono degli inserti, disegnati alla grande a sfumature di grigio (Walter Molino?), con un solo fumetto lungo, quasi graphic novel diremmo adesso. Me ne ricordo due: uno titolato quasi certamente "Scassamacchine", su un pilota rompicollo che provilegiava la fortuna alla tecnica, e l'altro ancora migliore su una lunga storia, dall'adolescenza all'età adulta, tra un ragazzo che divenne un campione di calcio (Carlo Nova) e una ragazza (Linda Melassa) che divenne una star della canzone come "Melinda", e l'amarissima revenge finale di quest'ultima. Mai più rivisto, mai più riletto: chissà se qualcuno ce li ha, mi offrirei di scansionarli ed editarli. Ricordarsene dopo abbondante mezzo secolo…
Ricordo anch'io Forza Folgore, ben disegnato e quasi antesignano delle storie giapponesi fondate su uno sport - anzi, chissà non abbia contribuito a ispirarne una. Tuttavia oggi sarebbe censurato: non inclusivo (tutti maschi, e per giunta senza rapporti sentimentali non etero), e lo stesso nome "Folgore" sarebbe un esplicito richiamo militarista.
Piovra d'argento… c'entrava Paul Tissot, per caso? Mi par di ricordare che la trama riecheggiava Bond e la Spectre, ma per qualche strano ingranaggio l'organizzazione criminale transnazionale si chiamò "piovra" esattamente come anni dopo ne venne appellata un'altra, purtroppo questa esistente nella realtà.
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Giancarlo Tonna era davvero un autore eccezionale: con quel suo segno dinamico e moderno si lascia leggere benissimo ancora oggi. Usava le linee cinetiche in maniera appropriata e prima ancora che i manga giapponesi le sdoganassero (e lui certamente all'epoca non conosceva i manga)...e i suoi personaggi, come Pit Cometa ma anche Lupo Camillo, sono accattivanti e sprizzano simpatia come pochi! Tonna meriterebbe di essere riscoperto, in modo che abbia il posto che merita nella storia del fumetto umoristico italiano!
Contix
Ricordo male, o Tonna disegnava un personaggio comico per la Universo? Nei ricordi remoti di strisce mai più rilette ho una specie di investigatore privato o simile, che si nutriva di bevande con cannucce che scendevano dal soffitto ed era in collaborazione/attrito con un ispettore di polizia, e forse andava su pattini a rotelle - sull'Intrepido o sul Monello, circa 1968 quando c'erano fumetti come il primo Lone Wolf, i Terramaricoli (mai più rivisti), Billy Bis ancora vispo e stranezze satiriche come Pernacchio o Nonna Nilla che sarebbe interessante ripescare.
Qualcuno si ricorda, o ha qualche numero dell'epoca? Mi piacerebbe riguardarne.
Era pubblicato sul Monello, si chiamava Colbi, aveva un minicappello, una megacravatta, una fidanzata carinissima e un coccodrillo mangiatutto stile lupo Pugacioff di Cucciolo.
Ma mi sembra che fosse un giornalista come Gigi Bizz.
P.S. sul Monello di quel periodo i miei preferiti erano Pedritissimo (le storie lunghe di Pedrito El Drito) e Miniringo di Ortolani (il Tilio, non Leo)
Colbi, esatto! Proprio lui. Possibile che in rete non si trovi nessun numero del Monello che ne contenga un episodio?
@coroner: ne ho svariati episodi, perché lettore assiduo de "IL Monello JET". In verità detestavo con tutto il cuore questo personaggio... Ma sono disposto a fare delle scansioni dei numeri in mio possesso. Puoi contattare "Corrierino & Giornalino" per farti dare la mia mail?
Mi sembra strano che vengano ricordati Colbi, Miniringo e siano dimenticati personaggi come Alas, Jimmy Jet, Karatè il lupo bianco, Fiordistella, Rocky Rider, i Laramy della valle, Gli uomini del mare, Junior... Tra il Monello e L'Intrepido era una fioritura di grandi storie, altro che Mickey Mouse e Donald Duck!
Bruno, grazie davvero per la risposta. Anziché contattare le alte sfere, se non ci sono problemi ti lascio direttamente una mia mail secondaria, che uso solo per mansioni occasionali: infmedic99 AT libero.it
Poi ti rispondo da un indirizzo realmente attivo, sperando di poter contraccambiare la cortesia.
Ho citato i personaggi comici perché sono del '64 e a fine anni '60 inizio '70 preferivo i fumetti umoristici, tra i fumetti realistici del Monello mi piaceva "Forza Folgore" (per i disegni di "Paul e Peter Montague", i fratelli Montecchi), avrei tanto voluto leggere qualcosa della "Piovra d'argento", sempre dei Montecchi, ma ho perso quel treno per motivi anagrafici, mi piacevano anche "I Laramy della Valle" di Nicolò, mentre "Karatè" faticavo a seguirlo perché era a puntate; dopo (ma parliamo degli anni '70) mi piacevano "I Bombers" ovviamente per il disegno di Castiglioni.
Sull'Intrepido mi piacevano "Lone Wolf" e "I due dell'apocalisse", per i disegni di "Bobby Flint" (Fusco), mentre mi era discretamente antipatico "Billy Bis".
P.S. comunque a mio avviso in quel periodo il "Corrierino" era una spanna sopra tutti, con Milani, Nidasio, Moliterni, Toppi, Battaglia, Pratt, Giroud, Charlier, Greg, Graton...
@Terzo D'Andrea: nacqui, o come diceva Totò, "nacquetti" nel 1956, ma lasciami correggere prima un mio lapsus: ho scritto che detestavo Colbi, ma in realtà il fumetto più brutto di tutti per me era McFinney con Mattquiz, uscito contemporaneamente su il Monello... Billy Bis era sull'Intrepido e non era antipatico, era proprio odioso... Più o meno quanto "Cristall". Mentre, sempre sull'Intrepido, c'era Lone Wolf, bellissimo personaggio a cui devo una frase che ha ispirato molte (non tutte, ahimè!) azioni della mia vita:"Ho pensato che era meglio addormentarmi con dei rimpianti, anzichè svegliarmi con dei rimorsi". Altra bella serie era quella che hai citato, "I due dell'Apocalisse". Non ho presente "La piovra d'argento", a meno che il disegno del protagonista non fosse ispirato a Paul Newman, in questo caso devo averne letto un paio di puntate. Bellissimo il racconto sportivo a episodi completi di "Forza Folgore", bello anche Karatè il lupo bianco, anche se preferivo Jimmy Jet e il suo robot Samurai. Il Corriere dei piccoli è un pianeta a parte! Un miracolo dell'editoria italiana degli anni '60, capace di far convivere il divertimento con lo studio... Mino Milani (Piero Selva), misconosciuto dalla Letteratura Italiana contemporanea, ma geniale e avvincente narratore (grazie ancora "Corrierino & Giornalino" per lo stupendo video su Mino Milani), Grazia Nidasio... Impossibile citarli tutti, ma li si incontrano su questo Blog...
@Bruno C.
la serie sull'Intrepido con Paul Newman (e Audrey Hepburn) era "Edizione Straordinaria" poi diventata "Paris Jour" quando i soggetti sono stati affidati alla Martinelli; "La Piovra d'Argento" raccontava della lotta tra un investigatore e una fantomatica organizzazione, una via di mezzo tra 007 e i "noir" seriali come "Belfagor, il fantasma del Louvre" o "I Compagni di Baal".
Tra i disegnatori della Universo non mi piacevano Corbella, Jeva e la Buffolente, per questo motivo non apprezzavo Jimmy Jet.
P.S. Del principe De Curtis mi ricordavo la battuta: "Signori si nasce, e io lo nacqui... modestamente!"
Uhm… innanzitutto ringrazio Bruno per la grande cortesia e disponibilità, davvero.
Poi ne introduco un'altra: proprio a cavallo dei '60/'70, o sul Monello o sull'Intrepido ci furono degli inserti, disegnati alla grande a sfumature di grigio (Walter Molino?), con un solo fumetto lungo, quasi graphic novel diremmo adesso. Me ne ricordo due: uno titolato quasi certamente "Scassamacchine", su un pilota rompicollo che provilegiava la fortuna alla tecnica, e l'altro ancora migliore su una lunga storia, dall'adolescenza all'età adulta, tra un ragazzo che divenne un campione di calcio (Carlo Nova) e una ragazza (Linda Melassa) che divenne una star della canzone come "Melinda", e l'amarissima revenge finale di quest'ultima.
Mai più rivisto, mai più riletto: chissà se qualcuno ce li ha, mi offrirei di scansionarli ed editarli.
Ricordarsene dopo abbondante mezzo secolo…
Ricordo anch'io Forza Folgore, ben disegnato e quasi antesignano delle storie giapponesi fondate su uno sport - anzi, chissà non abbia contribuito a ispirarne una.
Tuttavia oggi sarebbe censurato: non inclusivo (tutti maschi, e per giunta senza rapporti sentimentali non etero), e lo stesso nome "Folgore" sarebbe un esplicito richiamo militarista.
Piovra d'argento… c'entrava Paul Tissot, per caso? Mi par di ricordare che la trama riecheggiava Bond e la Spectre, ma per qualche strano ingranaggio l'organizzazione criminale transnazionale si chiamò "piovra" esattamente come anni dopo ne venne appellata un'altra, purtroppo questa esistente nella realtà.
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