26 agosto 2020

La decuria tribunzia (puntate 1-8)

Le prime 8 puntate della storia apparsa sul Corriere dei Piccoli dal nº 27 del 3 luglio 1966 al nº 43 del 23 ottobre 1966.

































Le prossime puntate domani qui.

7 commenti:

Crios ha detto...

Molto carina la storia, ma i disegni sembrano quelli di Asterix. Vabbè che Uderzo era un maestro, ma qui si palesa il plagio.

Kaksy57 ha detto...

No, dai Crios, il tratto di Cimpellin e' totalmente diverso!
Comunque: grazie a Corrierino per aver riproposto questa storia. Credo che sia la prima del centurione Tribunzio. Io avevo solo 9 anni, e rileggendola, mi ricordo che - fra le altre cose - quello che mi aveva colpito era la storia dei "peoci", parola che non avevo mai sentito :-)

paolop ha detto...

Siamo d'accordo che il tratto di Cimpellin è diverso da quello di Uderzo; però la vignetta iniziale con il totale del campo romano, particolari come l'elmo del capo barbaro che è identico a quello del capo goto in "Asterix e i Goti", la caricatura di Cesare, etc. sono chiaramente ispirati ai disegni di Uderzo.

carlogra ha detto...

Bellissima
Ho l'impressione che Asterix non fosse ancora stato pubblicato in italiano....io non lo conoscevo
nel caso è un tentativo di risposta dell'epoca alla satira francese

Sandro ha detto...

Confermo. Anche se Asterix nasce dalla penna di Uderzo nel 1959, in Italia:
"la prima apparizione di Asterix si ebbe su Asterlinus, supplemento speciale della rivista Linus dell'aprile 1967 e contenente la traduzione italiana della storia Asterix e i Britanni. Altre storie della serie sono state pubblicate a puntate sempre su Linus o sulla rivista Il Mago. La Arnoldo Mondadori Editore acquisì poi i diritti di pubblicazione pubblicando le storie del personaggio in una propria collana esordita nel 1968 che riprendeva i titoli della serie francese e della quale ha pubblicato senza una periodicità fissa tutti i 36 volumi fino al 2013" (fonte Wikipedia).

Quindi non credo si possa parlare di plagio, ma di un'anteprima di una satira (forse un po' più poetica di quella di Uderzo e del grande Goscinny) ispirata ai disegni di oltralpe.

Grazie di avermi riportato ai miei sei anni (tanti ne avevo nel 1966) quando cominciavo allora a leggere quella splendida rivista che era il Corriere dei Piccoli

Fumettoteca Alessandro Callegati "Calle" ha detto...

Col termine plagio si indica persona che pubblica o dà per propria l’opera artistica di altri, in pratica ricalcare identicamente Asterix e firmarlo col proprio nome affermando di esserne l'autore.
Non credo proprio sia questo il caso, men che meno di una eventuale parodia del personaggio francese, perché, strano ma vero, i centurioni, i campi romani, gli elmi, Cesare, ecc., sono quelli che tutti conoscono e, pertanto, è inevitabile trovare eventuali affinità in tali immagini. Ovviamente, come si può constatare, il contenuto è ben lontano da quello francese.
Ad ogni buon modo, vi posso confermare che Cimpellin non ha mai avuto problemi ad affermare che una "parodia" di Asterix l'aveva realizzata, e lo fece col personaggio Alem.
Come molte delle opere realizzate da Cimpellin, anche Tribunzio merita, per chi lo ritiene opportuno, una lettura più attenta e approfondita.

gianLuca Umiliacchi
Fumettoteca Alessandro Callegati "Calle"
Forlì

Anonimo ha detto...

Sicuramente nella redazione del cidipì conoscevano Spirou, Tintin e Pilote ma Uderzo, da quel grande professionista che è sempre stato, per realizzare Asterix si è documentato per riprodurre le uniformi e gli accampamenti Romani.
Anche Cimpellin ha avuto lo stesso materiale.
Dire che è un plagio perché viene usata la stessa documentazione mi sembra quanto meno azzardato.