18 ottobre 2022

Nicoletta

Tratto dal Giornalino nº 41 del 18 ottobre 1981.





6 commenti:

Marco Magoni ha detto...

Com'erano diversi i disegni iniziale, e che tenerezza la bella famiglia "normale" di Nicoletta.
Era l'Età dell'Oro, il paradiso in terra e non lo sapevamo. e' stato giusto e logico che sia finita proprio nel 2001, non un anno di più.
Ricordo che a volte venivano trattati anche temi molto seri come la droga.... Non vorrei confondermi con altri fumetti.

Manlio ha detto...

Che poi zia Ada e zio Ernesto, si sono mai visti?

paolop ha detto...

Zia Ada credo compaia una volta all'inizio di una storia con Dado e Camilla in cui Nicoletta è lasciata da sola a fare da baby-sitter

Unknown ha detto...

Nicoletta è stato il primo personaggio originale disegnato da Clod per una rivista per ragazzi: prima disegnava personaggi altrui, ma sempre con uno stile caricaturale e grottesco (era stato assistente di Bonvì) di cui i disegni di questa prima storia risentono in modo evidente. Per lui era uno sforzo disegnare in stile realistico e difatti, più passava il tempo più disegnava Nicoletta malvolentieri. Purtroppo (per lui) il personaggio ebbe talmente successo che fu "costretto" a portarlo avanti per una ventina d'anni! Ma negli anni 2000 venne sostituito dallo spinoff "Dado e Cami", incentrato sulle avventure dei due cuginetti di Nicoletta, gli unici che non gli davano alcun problema nel disegno.

Contix

Vincenzo ha detto...

Buonasera, Contix.
Da dove si ricava l'informazione che Clod disegnava malvolentieri Nicoletta?
Un ricordo che mi sovviene è un'intervista (redazionale) fatta a Clod nel quale gli si diceva che molti lettori lamentavano l'esiguo numero di tavole settimanali di Nicoletta, ma egli rispondeva che in realtà si trattava di 100-150 tavole all'anno, e che questo non era un impegno da poco.

Giovanni Capozzi ha detto...

Non conoscevo questo personaggio.
Il fumetto è grazioso, ma credo debba MOLTISSIMO all'indimenticabile "Valentina Melaverde" di Grazia Nidasio.
Un fumetto, quello della Nidasio, pensato per le ragazze, ma che anche io - maschietto - leggevo assai volentieri.

Giovanni Capozzi