Tra i migliori racconti di Milani mai pubblicati sulla rivista (anche se non sono pochi quelli che ancora si ricordano dopo 50 e più anni). Resta, ormai insolubile, la domanda senza risposta: cos'era quella matita?
All'epoca la mia risposta fu: "un oggetto radioattivo", cosa che spiegava la moria dei pesci, ma che era palesemente influenzata dalla lettura delle storie con Martin Cooper (nelle quali la radioattività ha spesso un ruolo importante). Oggi la risposta sembra abbastanza chiara: la "matita" era il prototipo di un'arma chimica, una specie di mina antiuomo da usare proprio come nel racconto, cioé da far raccogliere a civili o militari inconsapevoli e poi farne strage per mezzo del lento rilascio di un agente tossico contenuto al suo interno (rilascio azionato dal tentativo di fare uscire la mina, come appunto fa Tom). Questa risposta è coerente coi sintomi accusati da Tom, con la moria dei pesci e soprattutto col fatto che le autorità sembrano aver già capito cosa sia successo, quale sia la reale portata del pericolo che tutti stanno correndo e cosa vada cercato nello stagno. Probabilmente il prototipo era stato smarrito accidentalmente il giorno prima, ma la cosa era stata tenuta nascosta.
L'enorme bravura di Milani sta nell'essere riuscito a dare una fortissima venatura horror alla storia, inducendo il lettore a pensare che la "matita" sia invece una creatura aliena, e di un tipo davvero particolare. Probabilmente Milani aveva già letto "Il cratere dei sortilegi" (apparsa a marzo sul blog), ancora da pubblicare sul Corrierino, ma già uscita su Tintin nel corso dell'estate 1971, e l'atmosfera della storia, col suo geniale equivoco di fondo, dev'essergli piaciuta.
Eh sì, il "gatto soffiante" è ancora superiore, anche se la "matita" non è lontana da quel livello. Tra l'altro Milani scrisse apposta per la mia intervista una versione "adulta" (nell'originale il protagonista è un ragazzo) del racconto, molto buona anche se l'originale resta inarrivabile: e a riprova di questo devo rimarcare che fu Milani a scegliere quello specifico racconto, non io a chiederglielo, nonostante già allora lo ritenessi il suo migliore. Se il blog pubblicasse infisse "il gatto soffiante" metterei senz'altro a disposizione la versione "adulta" (che temo introvabile in rete dopo la scomparsa di Continuum) per un confronto del massimo interesse.
6 commenti:
Tra i migliori racconti di Milani mai pubblicati sulla rivista (anche se non sono pochi quelli che ancora si ricordano dopo 50 e più anni).
Resta, ormai insolubile, la domanda senza risposta: cos'era quella matita?
All'epoca la mia risposta fu: "un oggetto radioattivo", cosa che spiegava la moria dei pesci, ma che era palesemente influenzata dalla lettura delle storie con Martin Cooper (nelle quali la radioattività ha spesso un ruolo importante).
Oggi la risposta sembra abbastanza chiara: la "matita" era il prototipo di un'arma chimica, una specie di mina antiuomo da usare proprio come nel racconto, cioé da far raccogliere a civili o militari inconsapevoli e poi farne strage per mezzo del lento rilascio di un agente tossico contenuto al suo interno (rilascio azionato dal tentativo di fare uscire la mina, come appunto fa Tom).
Questa risposta è coerente coi sintomi accusati da Tom, con la moria dei pesci e soprattutto col fatto che le autorità sembrano aver già capito cosa sia successo, quale sia la reale portata del pericolo che tutti stanno correndo e cosa vada cercato nello stagno. Probabilmente il prototipo era stato smarrito accidentalmente il giorno prima, ma la cosa era stata tenuta nascosta.
L'enorme bravura di Milani sta nell'essere riuscito a dare una fortissima venatura horror alla storia, inducendo il lettore a pensare che la "matita" sia invece una creatura aliena, e di un tipo davvero particolare. Probabilmente Milani aveva già letto "Il cratere dei sortilegi" (apparsa a marzo sul blog), ancora da pubblicare sul Corrierino, ma già uscita su Tintin nel corso dell'estate 1971, e l'atmosfera della storia, col suo geniale equivoco di fondo, dev'essergli piaciuta.
sul numero prima o su quello dopo fu pubblicato un altro bel racconto
di Milani "la notte del gatto soffiante", sarebbe bello ritrovare anche quello
« La notte del gatto soffiante » mi fece una paura tremenda! Qualche anno fa ho recuperato proprio quel numero. Bel racconto
Eh sì, il "gatto soffiante" è ancora superiore, anche se la "matita" non è lontana da quel livello. Tra l'altro Milani scrisse apposta per la mia intervista una versione "adulta" (nell'originale il protagonista è un ragazzo) del racconto, molto buona anche se l'originale resta inarrivabile: e a riprova di questo devo rimarcare che fu Milani a scegliere quello specifico racconto, non io a chiederglielo, nonostante già allora lo ritenessi il suo migliore.
Se il blog pubblicasse infisse "il gatto soffiante" metterei senz'altro a disposizione la versione "adulta" (che temo introvabile in rete dopo la scomparsa di Continuum) per un confronto del massimo interesse.
La notte del gatto soffiante è pianificato sul blog per mercoledì 13 marzo 2024.
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