13 ottobre 2023

Il trionfo delle macchine - La conquista dell'aria - Oltre i limiti del possibile

La 23ª, la 24ª e la 25ª tavola della Storia dell'uomo raccontata da Domenico Natoli sui nº 11, 12 e 13 del Corriere dei Piccoli del 1961.







6 commenti:

Verlicchilaura7@gmail.com ha detto...

Quanto ingenuo entusiasmo! Commovente

Bruno C. ha detto...

Forse dovremmo rimpiangere le carrozze a cavalli e i lampioni a petrolio... le candele e le biciclette, il Teatro e le marionette, e tutto il resto. A cosa è servito il progresso, se siamo sempre pronti a scatenare guerre e cercare nemici anche dove non ce ne sono? Grandi progressi nella medicina... ma la gente comune deve aspettare anche otto mesi per una risonanza, mentre il male avanza... Aerei invisibili, missili intelligenti, centrali nucleari... ma in Africa si continua a morire di fame (come sta accadendo anche in Italia). La vera rivoluzione doveva cominciare dai Vangeli... Se fossero stati messi in pratica dappertutto, questo mondo sarebbe un vero Paradiso,anche senza tanta tecnologia.

Fantasio ha detto...

Quando c'erano carrozze e lampioni le cose non andavano meglio. La gente non poteva proprio farsi una risonanza (o l'equivalente dell'epoca) e anche senza aerei e missili, come si dice ne "Le invasioni barbariche", "pensiamo che nel XVI secolo gli spagnoli e i portoghesi sono riusciti, senza camere a gas, né bombe, a fare piazza pulita di 150 milioni di nativi dell'America Latina... 150 milioni di persone... a colpi d'ascia!"

Massimiliano ha detto...

@Bruno C. «La vera rivoluzione doveva cominciare dai Vangeli»
La rivoluzione è iniziata dai Vangeli, più o meno un paio di migliaia di anni fa, in certe parti del mondo. E sono stati messi in pratica, più o meno nelle stesse parti del mondo. Poi, la riuscita ... anche le discussioni a riguardo si protraggono da un paio di migliaia di anni ... Anche il comunismo è un'ideologia che propugna la parità, l'affratellamento e tante altre belle cose, poi i tentativi di realizzazione mi sembra abbiano causato qualche problema. Vogliamo dire che che non ci mancano le belle idee, ma incontriamo qualche difficoltà a metterle in pratica? Ogni aspirante Miss Italia desidera la pace del mondo, e nonostante questo qualche guerra non manca mai.
Ma, scherzi a parte, queste tavole riepilogative del CdP (non queste, ero appena nato) esercitavano su me una profonda suggestione e si presentavano con un potere evocativo che ricordo dopo oltre mezzo secolo, sebbene avrei ancora difficoltà a descriverlo in termini dettagliati.

Kaksy57 ha detto...

Non comprendo davvero le solite geremiadi contro il Progresso, che avrebbe portato solo lutti e distruzioni all'Umanità, e nessun vero progresso. Fermo restando che il "progresso" dell'anima e della comune morale non spetta alla Scienza, non solo sono d'accordo con Fantasio, ma rilancio: non è colpa della Scienza se occorre aspettare 8 mesi per una risonanza magnetica, nè del fatto che in Italia si muoia di fame (forse, è colpa della Politica?), ma è merito della Scienza se il numero di persone che soffrono la fame nel mondo è lo stesso di quelle del 1950 (nel 1950 la popolazione mondiale era di 1.8 Mld di persone, ora è di quasi 8 - cercate in Google "persone soffrivano la fame nel 1950") e che anche il povero, oggi in Ita,lia vive meglio e in modo più confortevole di quanto vivesse un ricco o un nobile nell'800 (acqua corrente, acqua calda, elettricità, accesso alle informazioni, disponibilità di antibiotici... devo continuare ?).

Nota per Fantasio:
secondo saluteinternazionale.info la popolazione mondiale nel 1650 è stimata in 500 mln di persone. Se oggi siamo 8 Mld e gli abitanti attuali dell'America Latina sono 700 mln (vedi per esempio PI0200.pdf - Osservatorio di Politica Internazionale-Senato della Repubblica), è ragionevole ipotizzare che - pieno per vuoto - c'erano non più di 50 mln di nativi nell'attuale continente latinoamericano all'epoca della sua scoperta nel 1492. Numero ben diverso da quello da te citato di quelli che sarebbero stati uccisi dai Conquistadores. Vorrei anche sottolineare che l'indubbia strage di nativi non fu determinata da uccisioni per colpi d'ascia (era praticamente impossibile uccidere con tali mezzi una tale quantità di persone, nemmeno in 100 anni) ma da comuni malattie portate dai Conquistadores, malattie che, essendo sconosciute ai sistemi immunitari di queste popolazioni, fecero autentiche stragi. La presunta volontà di Spagnoli e Portoghesi di cancellare dalla faccia della Terra i nativi americani, non c'entra nulla...

Kaksy57 ha detto...

Vorrei anche rispondere, in termini cristiani, a Caracciolo B., circa il nuovo Paradiso che si aprirebbe se tutti nel mondo vivessero secondo il Vangelo.
Pia illusione la tua, caro Bruno, se non peggio. Ragionando in termini cristiani: purtroppo i nostri progenitori mangiarono il frutto dell'Albero della Conoscenza, e ritenendo per questo di saper discernere il Bene dal Male, il Signore li dovette scacciare dal Giardino dell'Eden, altrimenti ne avrebbero distrutto quell'equilibrio basato sulla vera conoscenza del Bene, prerogativa solo di Dio.
Non c'è scampo, siamo condannati per sempre a cercare di costruirlo, il Paradiso Terrestre, e come altrettanti Sisifo, a ricominciare ogni volta. Il lato tragico di questo inane sforzo, è che in tutti i casi in cui l'Uomo vi si è cimentato, il risultato finale si è sempre tradotto in sopraffazioni, stragi, terrore, persecuzioni di innocenti, nella negazione dell'Umanità stessa, il tutto naturalmente sempre nel nome di un Bene Superiore indiscutibilmente conosciuto solo da pochi eletti (fossero essi religiosi di diverse confessioni, o politici o filosofi animati dalle migliori intenzioni).
Il Vangelo è tutt'altra cosa, e infatti non mi pare che in nessuno dei quattro Libri che lo compongono Gesù si sia mai dato come obiettivo della Sua predicazione la costruzione di un Nuovo Paradiso...