«Se vuole imbrattare una pagina dedicata allo svago fumettistico con la "sporca" politica, perchè solo di questo si tratta, libero di farlo. Esistono altri spazi, troppi, per fare politica. Mi dispiace molto ma, in questo caso, non seguirò più questa magnifica pagina, anche se a Lei potrà importarne meno di nulla. Le auguro una serena vita.»La mia risposta è più o meno stata la seguente:
«Se essere politici significa protestare contro un genocidio allora sì, questa è politica. E sono fiero di essere una persona che protesta per questo motivo.»E qui oggi voglio imbrattare anche questo blog con la sporca politica.
Ecco quindi una carrellata di foto delle manifestazioni di ieri che ho intitolato
Oggi si è assistito ad uno scollamento siderale tra governo e popolo.
La gente sta capendo la gravità di quanto accade.
Brava Italia!





















Ci sono stati anche una decina di violenti da cui io ovviamente mi dissocio.
La violenza non ha mai fatto parte di me e la aborro.
E proprio perché non la sopporto, soprattutto nei confronti di un intero popolo, io preferisco pensare alle centinaia di migliaia di non violenti che ieri hanno dato un segnale enorme alla società italiana e al governo connivente con lo stato terrorista di Israele.
E adesso liberi tutti di non seguire più questo blog politico che certe volte non parla solo di fumetti ma anche di umanità...
21 commenti:
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Ovviamente rilanciato su afNews, come sempre. :-)
Premetto che io non faccio politica nel senso "tradizionale" del termine, perché penso che sia "l'arte di dire alle persone quel che vogliono sentirsi dire", ma in questo momento è doveroso prendere posizione contro quel che sta succedendo, perché tra 10/20/50 anni ci chiederanno "voi dove eravate? E cosa facevate per contrastare il tizio con la Kippah? " esattamente come fecero con i nostri nonni nei confronti del Baffone. Il vuoto di potere lasciato da un'amministrazione statunitense ed europea debole che, sulla carta, si definisce "forte e risolutiva" sta consegnando il mondo ai r3gimi totalitari, lupi travestiti da agnelli, in cui viene mantenuta una parvenza di democrazia, esattamente come durante quegli anni lì.
''La ferita aperta del Medio Oriente'' • di Claudio Vercelli
▪ https://www.rsi.ch/cultura/storia/La-ferita-aperta-del-Medio-Oriente--2883180.html ▪
Per correttezza andrebbero pubblicate anche le immagini dell'attacco allla stazione di Milano centrale e dei blocchi autostrade e tangenziali.
Ovviamente si è liberi di scegliere l'ignavia come linea politica personale, ma viviamo nel mondo e il fumetto (come tutto il resto) è espressione di esseri umani che vivono nel mondo. Far finta che possano esistere "isole felici" in cui il mondo incasinalo degli umani non arrivi... temo che, questo sì, si solo fantasia consolatoria. Lo capisco, peraltro, perché vivere nel mondo degli umani è non solo sempre più pericoloso, ma purtroppo anche sempre più disumano. L'insegnamento pragmatico della nonviolenza basata sul Satyagraha non è stato appreso da tutti, si sa. La rabbia di solito prevale, perché basta su istinti atavici di noi scimmie mal riuscite, come la paura che ne è la madre, il senso di impotenza che ne è il padre e via così. Ancora, purtroppo, ciò che fa effetto è la violenza, non la nonviolenza. Persino in questi casi (le manifestazioni) prende più posto immaginifico un atto di violenza, che mille altri di non violenza. E questo nutre altra rabbia e altra violenza, in una catena infinita. La stessa delle faide millenarie. Che si nutrono di vendetta, odio, violenza, vendetta, odio, violenza, rabbia vendetta, odio violenza impotenza paura terrore rabbia odio violenza orrore vendetta ecc. Tutte premesse utili ai fini dell'estinzione prematura di una specie.
Non è una novità, si sa. Facciamo stupidamente così da molte migliaia di anni, nonostante ogni tanto qualcuno ci ricordi che è un'0idiozia autolesionistica. Il cervello mal funziona? Così pare. Ma aspettare un milione di anni per vedere se il nsotro DNA ci offrirà cervelli migliori, potrebbe essere impossibile. Nel frattempo potremmo aver distrutto tutto. Ci tocca impegnarci noi, ciascuno di noi, a controllare il nostro lato oscuro.
Quanto alle foto della minoranza violenta che sempre è presente, sempre, in ogni manifestazione, come allo stadio, le foto sono inrete, per chi vuole vedere quello. Non solo ci sono molte altre foto ben più violente di quelle, decisamente molto molto molto più disumane che uno sfogo rabbioso, o una intenzionale provocazione: se il tuo neurologo non te lo sconsiglia, puoi vederne qualcuna qui, di violenze fatte da italiani: https://www.instagram.com/p/DO51PX-jjFf/ - attenzione però: non bastano forza e coraggio per vederle, bisogna anche avere il permesso dello psicoterapeuta, IMVHO.
Dimenticavo il link al rilancio via afNews in Italia e all'estero tramite i canali di afNews: https://www.afnews.info/w22/2025/09/23/brava-italia/
Sono stufo e stanco di vedere e sentire ancora persone (?) che non comprendono che tutto è POLITICA fumetto compreso se per politica si intende tutto l'agire umano di ogni giorno e non la PARTITICA che è di parte appunto ! Il fumetto è stato e forse lo sarà ancora per un po' una grande scuola di educazione alla politica e quindi bene ha fatto Dario a valorizzare quello che lentamente sta crescendo nel paese ovvero la consapevolezza nella gente che quello che accade nella STRISCIA è un GENOCIDIO molto simile ad altri aimè momenti della storia del passato...Io sono un Patriota certo un Patriota che ci tiene all'Italia ma che non pensa solo al nostro paese divento Patriota d'EUuropa e quando occorre Patriota del mondo ...
Mah. Purtroppo le persone a cui importa davvero qualcosa della Palestina sono un'infima minoranza, così come infima minoranza sono quelli a cui importa qualcosa della foresta amazzonica, o ai quali in passato importava qualcosa dell'apartheid in Sudafrica (solo per citare due degli infiniti problemi non meno gravi rispetto a quello in discussione). Ancora meno sono coloro i quali non soltanto sono davvero interessati alla Palestina, ma hanno gli strumenti e le conoscenze per comprendere le ragioni (ben poche) e i torti (moltissimi) di tutte le parti in causa. E allora quello che si vede è una banale contrapposizione politica fra chi manifesta (o appoggia), e che in realtà detesta i fascisti al governo, e chi critica (o deride) i manifestanti, e che in realtà appoggia i fascisti al governo e vede comunisti immaginari e woke ad ogni angolo di strada. Né chi manifesta né chi critica vive nel mondo reale, e meno che mai in quell'angolo di mondo dove da decenni forze oscure (e talvolta anche chiare) giocano partite infinite e impossibili da vincere sulla pelle di chi ci vive (e persino di chi ha scelto di viverci).
Sull'opportunità di "sporcare" questo blog, o la pagina Facebook ad esso collegata, con post "politici", se ne è parlato in passato e se ne potrebbe parlare ancora, ma in fin dei conti si tratta di un esercizio inutile, se non controproducente: il titolare del blog fa ciò che ritiene opportuno e in passato ha più e più volte espresso il suo "malcontento" nei confronti di ogni genere di critica che i suoi utenti possano rivolgergli, ad esclusione delle correzioni di errori "tecnici". La cosa migliore da fare, per chi non li ama, è saltare i post "politici" e accontentarsi di quelli fumettistici, tenendo per sé le critiche che altrimenti si vorrebbero esprimere.
Il "fumetto" di oggi è commovente. Hai mostrato quello che era giusto mostrare (su molti giornali e TG invece hanno trovato molto più spazio i soliti imbecilli e idioti che fanno il gioco dei conniventi-complici del governo di Netanyahu.
Bravo!
«Se vuole imbrattare una pagina dedicata allo svago fumettistico con la "sporca" politica, perchè solo di questo si tratta, libero di farlo. Esistono altri spazi, troppi, per fare politica. Mi dispiace molto ma, in questo caso, non seguirò più questa magnifica pagina, anche se a Lei potrà importarne meno di nulla. Le auguro una serena vita.»
Questo signore mi sembra un po' fuori dal mondo.
Il fumetto popolare italiano (quando esisteva) è sempre stato immerso nella storia, nella cronaca, nella politica.
Persino Tiramolla e Paperino non erano esenti da sia pur scherzosi riferimenti politici.
E dei problemi del Medio Oriente ho cominciato a rendermi conto leggendo lo Sconosciuto di Magnus.
A me piace moltissimo questo blog, per i fumetti. E mi piace moltissimissimo quando parla di qualcos'altro: non ho mai trovato una parola che non condividessi. Restiamo umani.
Se questo é "sporcare", ebbene al blog dona.
Certamente: la situazione é complessa, si rischia di scivolare nell' antisemitismo e cosí via. Ma gli orrori restano orrori e protestare é sacrosanto.
E' bene che gli italiani abbiano dato una svegliata al governo, deploro solo le violenze. Ad esempio, perché assaltare la Staz. Centrale di Milano? Boh.
Ed in ogni caso, anche i fumetti piú anodini hanno una certa "carica politica" al loro interno, basta guardare bene. Infilare la testa nella sabbia serve a poco.
Un raggio di sole nel un mondo che corre verso una deriva autoritaria.
Io non capisco tutto questo parlare di "antisemitismo" per chi critica Israele: non ho mai sentito accusare di "antislavismo" chi critica la Russia. Nota a margine: anche i polacchi sono slavi e anche gli arabi sono semiti; sono parole usate a sproposito e che lasciano il tempo che trovano. L'unica parola veramente utile è "razzismo"; ma questo è un'altro discorso.
Avevo già commentato favorevolmente queste immagini che mostrano il vero volto del popolo italiano (i devastatori-sabotatatori non ne fanno parte!) ma visto che quel commento sembra scomparso, e visto che -secondo me- TUTTA la politica italiana finge di vivere in un mondo diverso dalla realtà popolare, quando qualcuno, come il gestore di questo Blog (che può anche essere lunatico senza commettere alcun crimine) mostra FATTI REALI, atrocità ignorate per interessi politici (di tutti, ripeto) e ci mostra il vero volto del nostro popolo che non ci sta a mettere la testa sotto la sabbia, merita soltanto di ricevere un sincero e forte GRAZIE!
e verso un nuovo Medioevo, non meno buio del precedente.
Bravo. E se qualcuno rimane indifferente davanti allo sterminio di un popolo, dei suoi vecchi, delle sue donne e dei suoi bambini, vuol dire che dall'essere UMANI ci stiamo allontanando sempre di più.
Hai tutta la mia stima.
Non vorrei alimentare inutili polemiche, ma credo che questo blog – che si chiama "Corrierino e Giornalino, Antologia di 25 anni di tre pubblicazioni a fumetti italiane" dovrebbe rimanere fedele allo spirito delle pubblicazioni a fumetti che raccoglie, e non essere un pulpito per altre attività.
Ebbene, tanto per ricordare lo spirito di queste pubblicazioni, mi permetto di citare alcuni articoli apparsi sulle loro pagine; l'elenco è riduttivo, ma chiunque dei lettori può consultare l'indice in alto a sinistra:
Invasione della Cecoslovacchia
(Tre articoli di Corrierino Informazione (tratte dai nº 37, 40 e 42 del Corriere dei Piccoli del 1968) accomunati dai recenti fatti della invasione della Cecoslovacchia.)
Martin Luther King
(Tratto dal nº 17 del 26 aprile 1970 del Corriere dei Piccoli.)
Ciao, negro!
(Tratto dal nº 3 del 16 gennaio 1972 del Corriere dei Ragazzi.)
Il libro di Hitler - I nazisti esistono ancora
(Due lettere al direttore tratte dal nº 19 del 13 maggio 1973 e dal nº 24 del 17 giugno 1973 del Corriere dei Ragazzi.)
Educazione sessuale e paura
(Tratto dal nº 29 del 22 luglio 1973 del Corriere dei Ragazzi.)
Perché Allende è morto
(Tratto dal nº 40 del 7 ottobre 1973 del Corriere dei Ragazzi.)
Richard Nixon
(Tratto dal nº 33 del 18 agosto 1974 del Corriere dei Ragazzi.)
Una guerra da dimenticare
(Tratto dal Giornalino nº 11 del 12 marzo 1997.)…
Forse lo spirito di queste pubblicazioni è ancora quello di far capire anche ai ragazzi, tra una storia di Nicoletta e una di Lupo Alberto, che esiste un mondo là fuori, e che capirlo un poco aiuterà ad affrontarlo e magari a cambiarlo; invece di fuggirlo, rifugiandosi in un mondo digitale di finzione in cui sono i lettori che si travestono da personaggi dei fumetti, volendo convincersi che sia il mondo reale a non esistere.
Ciò detto, le mie opinioni sulla Palestina e sull'Ucraina possono differire da quelle di altri lettori: e sarebbe appunto una buona occasione per confrontare i proprî dubbî e le proprie ragioni, piuttosto che strillare come degli ultrà. Un abbraccio a tutti.
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