Storia un po' debole nella fabula, come talora accade per le storie di Salgari, ma ottimamente "ridotta" (come si usava scrivere sul Giornalino all'epoca) da Zanotto (immagino Piero) e potentemente resa da Otello Scarpelli, con un segno ancora relativamente acerbo ma di altissimo livello ed eccezionalmente icastico. Un altro fumettista e illustratore italiano quasi del tutto dimenticato. Una goduria per gli occhi. Grazie sempre Corriere-Giornalino. Ho contribuito al tuo crow-funding ed è stato un onore
In particolare, i volti della terza e della quarta vignetta di pagina 13 sembrano tratti di peso dagli Aristocratici. Chissà... o magari Scarpelli era ancora alla ricerca di una definizione del suo stile...
3 commenti:
Storia un po' debole nella fabula, come talora accade per le storie di Salgari, ma ottimamente "ridotta" (come si usava scrivere sul Giornalino all'epoca) da Zanotto (immagino Piero) e potentemente resa da Otello Scarpelli, con un segno ancora relativamente acerbo ma di altissimo livello ed eccezionalmente icastico. Un altro fumettista e illustratore italiano quasi del tutto dimenticato. Una goduria per gli occhi. Grazie sempre Corriere-Giornalino. Ho contribuito al tuo crow-funding ed è stato un onore
Secondo me nella seconda parte della storia è subentrato Tacconi.
In particolare, i volti della terza e della quarta vignetta di pagina 13 sembrano tratti di peso dagli Aristocratici. Chissà... o magari Scarpelli era ancora alla ricerca di una definizione del suo stile...
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