Questa bellissima storia si apprezza assai con i suoi colori originali che fanno veramente sentire il freddo invernale di New York.
Basta ad esempio confrontare la 30ª tavola pubblicata dal CdP con la vignetta originale qui sotto.
Oppure si confronti la vignetta iniziale originale con quella colorata dal CdP.
La statua della libertà giallo oro?
La neve scomparsa al basamento della statua?
Il mare azzurro come ai Caraibi?
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2 commenti:
In effetti il confronto dei colori è impressionante. Non so da cosa sia stata determinata la scelta del CdP, ma all'epoca (avevo otto anni) preferivo sicuramente una colorazione più vivace, anche se ora apprezzo di più quella originale. Questa, ed alcune anomalie di colorazione presenti nelle storie che hai pubblicato in precedenza mi hanno hanno risvegliato l'attenzione sui procedimenti tipografici in uso all'epoca, rispetto alle attuali tecniche di stampa digitale. Sull'antica enciclopedia Conoscere trovai una sommaria descrizione della stampa offset, ma non riuscii a capire come funzionava (e credo non lo sapesse nemmeno il redattore). Cose che avevo dimenticato, ma è interessante riscoprire, a distanza di decenni, le tecnologie ed il lavoro che consentivano di portare ad un ragazzino le sue letture.
Ed a proposito di lavoro, ti ringrazio per quello stai svolgendo (autentica filologia) e ti auguro un buon anno.
Sui colori del CdP c'è molto da ridire, mi ricordo che nelle storie di Michel Vaillant spesso invertivano i colori delle macchine
Michel aveva una Vaillante col blu nazionale francese, mentre Steve ne aveva una bianca e blu (i colori degli USA) rendendo difficilela comprensione delle scene.
Però dobbiamo ricordare che allora le tecniche di colorazione erano molto più costose e che gli effetti sono presi dalla pubblicazione in volume e non da quella su rivista...
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