Sebbene sia sicuro di aver letto quei numeri del CdP, non conservavo alcuna memoria né della storia né della serie (ho riscoperto la PdC solo sul blog). Chissà, forse ero un po' invidioso della vita avventurosa (per quanto romanzata) di questo gruppo di ragazzini e dedicavo loro poca attenzione ... Però raccontano veramente un'altra storia e un altro mondo: l'Iran era allora parte di un Oriente che sembrava avvicinarsi, sappiamo poi come sono andate le cose. Non ricordavo storia e personaggi, ma restituiscono quasi intatto lo spirito del tempo (posso dire Zeitgeist? Mi è sempre piaciuto il termine) ...
Io di questa storia ricordo abbastanza.... una su tutte il nome dato all'autobus, "Bucefalo", il cavallo di Alessandro il Grande. Poi, come Massimiliano, il fatto che fosse ambientata in Oriente, l'Iran. All'epoca, le informazioni in generale erano poche, e quasi nessuno sapeva dell'Iran, se non che era governato dallo Scia'. Tuttavia, non mi aveva particolarmente preso: ricordo che non mi piacevano molto le storie dove la colorazione era cosi' "piatta", su due colori (rosa e grigio/nero).
La bicromia era un espediente molto usato, all'epoca, per risparmiare sui costi. Non so se nei commenti si possono incorporare delle immagini, altrimenti posterei qualche vignetta originale, a colori.
Da notare un vistoso errore da parte dello sceneggiatore (o forse del traduttore), quando il fantasma dice di riuscire a leggere i comandi del sistema di sicurezza, perchè conosce l'arabo. In realtà, il persiano è diversissimo dall'arabo, sia dal punto di vista linguistico che nell'alfabeto.
8 commenti:
Sebbene sia sicuro di aver letto quei numeri del CdP, non conservavo alcuna memoria né della storia né della serie (ho riscoperto la PdC solo sul blog). Chissà, forse ero un po' invidioso della vita avventurosa (per quanto romanzata) di questo gruppo di ragazzini e dedicavo loro poca attenzione ...
Però raccontano veramente un'altra storia e un altro mondo: l'Iran era allora parte di un Oriente che sembrava avvicinarsi, sappiamo poi come sono andate le cose. Non ricordavo storia e personaggi, ma restituiscono quasi intatto lo spirito del tempo (posso dire Zeitgeist? Mi è sempre piaciuto il termine) ...
Io di questa storia ricordo abbastanza.... una su tutte il nome dato all'autobus, "Bucefalo", il cavallo di Alessandro il Grande. Poi, come Massimiliano, il fatto che fosse ambientata in Oriente, l'Iran. All'epoca, le informazioni in generale erano poche, e quasi nessuno sapeva dell'Iran, se non che era governato dallo Scia'.
Tuttavia, non mi aveva particolarmente preso: ricordo che non mi piacevano molto le storie dove la colorazione era cosi' "piatta", su due colori (rosa e grigio/nero).
La bicromia era un espediente molto usato, all'epoca, per risparmiare sui costi. Non so se nei commenti si possono incorporare delle immagini, altrimenti posterei qualche vignetta originale, a colori.
Mi era rimasto impresso il nascondiglio sotto l'autobus...
Curiosamente, ricordavo diverse scene, ma il nascondiglio era anche a me rimasto impresso più di altre.
Concordo con Massimiliano! Davvero un altro mondo. . .
Da notare un vistoso errore da parte dello sceneggiatore (o forse del traduttore), quando il fantasma dice di riuscire a leggere i comandi del sistema di sicurezza, perchè conosce l'arabo.
In realtà, il persiano è diversissimo dall'arabo, sia dal punto di vista linguistico che nell'alfabeto.
Purtroppo l'errore è presente anche nell'originale ("arabe").
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