19 ottobre 2020

Il fiume proibito

Il 1º episodio dei Fuggiaschi tratto dal nº 23 del 5 giugno 1985 del Giornalino.























Il prossimo episodio dei Fuggiaschi tra una settimana qui.

9 commenti:

Riccardo Amodio ha detto...

Estate 85, tra prima e seconda media... Sono tutte le pagine? Nell'ultima non c'è il classico Continua o Fine episodio

VSPMHEB ha detto...

Può darsi, Lucio Fabiani, che sia stato '' Corrierino e Giornalino '' a dividere la storia in due o più parti...

Mr. Mist ha detto...

Me lo ricordo, lo lessi che facevo le elementari.

Giovanni Gaddoni ha detto...

Sono 10 episodi di 10 pagine ciascuno; il primo episodio riportato è completo, e manca in originale la dicitura "fine dell'episodio", che sarà invece inserita nelle puntate seguenti.

Contix ha detto...

Un milione di grazie per aver cominciato a pubblicare questa serie, che credevo fosse ormai destinata a cadere per sempre nel dimenticatoio! Quando la lessi, nel 1985, capii subito che si trattava di un capolavoro....ed a rileggerla oggi, è più attuale che mai!
Ma credo anche che una storia del genere oggi non sia più proponibile: il "politically correct" non c'è proprio e i buoni e i cattivi sono chiaramente definiti, anche se, proprio in questo primo episodio, si capisce che il contesto è la conseguenza di un certo comportamento....ci sarebbero troppe cose da dire, ma si rischia di cadere in sterili polemiche politiche.
Ognuno legga e rifletta per sè su questo racconto "distopico" di Mino Milani e Nevio Zeccara....che fra l'altro mostra anche come potrebbe essere l'Italia di un ipotetico futuro postapocalittico!

AM ha detto...

Era una vita che lo volevo rileggere grazie...

Mr. Mist ha detto...

@ Contix: giusta analisi è un racconto che fa riflettere, come in fondo è giusto che sia.

Io Non Sto con Oriana ha detto...

Il tema della fine della "civiltà europea" e della "cristianità occidentale" ad opera di masse di diseredati alimenta da decenni la comunicazione politica contemporanea; uno dei moltissimi elementi che indica come essa, dopo la completa abdicazione del politico a favore dell'economico avvenuta con la fine del mondo comunista, abbia perso ogni legame con la realtà.
Uno dei testi più citati in materia è Il campo dei Santi di Jean Raspail, uscito nel 1973. Rispetto agli epigoni che ogni giorno sporcano il web con materiali persino peggiori, il libro conserva almeno una vena ironica che lo rende quasi allegro.
Qui una recensione.

Viscid-1 ha detto...

No vabbè che Amarcord... la lessi pochi anni dopo l'uscita ma me la ricorderò per sempre

Poi mi cerco Uomini senza Gloria e Scalp d'Oro, sempre sulla scia del mighty whity