Storia apparsa sul Corriere dei Piccoli nº 40 del 3 ottobre 1971.
Una altra rappresentazione dello stesso incidente apparve sul Corrierino nel 1963
(sempre su testi di Mino Milani, ma con le illustrazioni di Mario Uggeri)
e l'ho già pubblicata 6 anni fa qui sul blog.
Questa centrale era stata costruita per produrre Plutonio a scopo militare. Per certi versi molto simile alla centrale di Chernobyl: moderata a grafite e priva di contenimento per facilitare la movimentazione delle barre trattate.
Ricordavo questa storia ma ci sono parecchie inesattezze, magari comprensibili nel '71 in una pubblicazione per ragazzi. Winscale (poi Sellafield) é in Cumbria, non in Scozia, anche se confina con essa. La procedura di riscaldamento ("cottura") riguardava il moderatore in grafite, non l' uranio, dato che il combustibile nucleare é giá caldo di per sé, a volte troppo come in questo caso. Il reattore, anche volendo, non poteva diventare una bomba atomica: nessun reattore nucleare é in grado di farlo. Quello che limitó molto i danni furono i grandi filtri all' uscita del circuito d' aria di raffreddamento, fatti installare su insistenza del Prof. Cockroft: senza di essi si sarebbe verificata una vera catastrofe. Una buona lettura comunque...
3 commenti:
Questa centrale era stata costruita per produrre Plutonio a scopo militare. Per certi versi molto simile alla centrale di Chernobyl: moderata a grafite e priva di contenimento per facilitare la movimentazione delle barre trattate.
Interessantissima questa storia, non la conoscevo. Vorrei salvarmela, c'è un modo?
Grazie mille a tutti
Ricordavo questa storia ma ci sono parecchie inesattezze, magari comprensibili nel '71 in una pubblicazione per ragazzi.
Winscale (poi Sellafield) é in Cumbria, non in Scozia, anche se confina con essa.
La procedura di riscaldamento ("cottura") riguardava il moderatore in grafite, non l' uranio, dato che il combustibile nucleare é giá caldo di per sé, a volte troppo come in questo caso.
Il reattore, anche volendo, non poteva diventare una bomba atomica: nessun reattore nucleare é in grado di farlo.
Quello che limitó molto i danni furono i grandi filtri all' uscita del circuito d' aria di raffreddamento, fatti installare su insistenza del Prof. Cockroft: senza di essi si sarebbe verificata una vera catastrofe.
Una buona lettura comunque...
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