Futurino, si chiama il personaggio. Erano, quelli, gli anni in cui si guardava al futuro in maniera positiva e fantasmagorica: fumetti come Jeff Hawke, canzoni come "Nel 2000, tutto facile sarà", cartoni animati come "I Pronipoti" (che ho sempre preferito agli "Antenati"), gli inserti delle Regioni d'Italia del Corrierino che non mancavano di illustrare i progetti di sviluppo... Raggiunta la Luna, ci siamo fermati (almeno, in Occidente), e siamo tutti qui a magnificare la decrescita (ovviamente "felice", per renderla accettabile), la conservazione di quanto abbiamo (paradigmatizzata dalla "ristrutturazione" edilizia e dalle difficoltà burocratiche nella realizzazione di qualsiasi infrastruttura pubblica). I tempi sono cambiati: la rivoluzione informatica, di produzione, conservazione e trasmissione dei dati ha spostato il piano del "futuro" sull'immateriale, sulla realtà virtuale, sull'intelligenza artificiale, financo sulla moneta virtuale, ma niente di tangibile, niente su cui sognare.
3 commenti:
Mi ricorda Nemo in Slumberland. Corretto ?
Futurino, si chiama il personaggio. Erano, quelli, gli anni in cui si guardava al futuro in maniera positiva e fantasmagorica: fumetti come Jeff Hawke, canzoni come "Nel 2000, tutto facile sarà", cartoni animati come "I Pronipoti" (che ho sempre preferito agli "Antenati"), gli inserti delle Regioni d'Italia del Corrierino che non mancavano di illustrare i progetti di sviluppo... Raggiunta la Luna, ci siamo fermati (almeno, in Occidente), e siamo tutti qui a magnificare la decrescita (ovviamente "felice", per renderla accettabile), la conservazione di quanto abbiamo (paradigmatizzata dalla "ristrutturazione" edilizia e dalle difficoltà burocratiche nella realizzazione di qualsiasi infrastruttura pubblica). I tempi sono cambiati: la rivoluzione informatica, di produzione, conservazione e trasmissione dei dati ha spostato il piano del "futuro" sull'immateriale, sulla realtà virtuale, sull'intelligenza artificiale, financo sulla moneta virtuale, ma niente di tangibile, niente su cui sognare.
Il pianeta con i fiori viventi ricorda anche un episodio del molto particolare "Alex, eroe dello spazio" di Guido Buzzelli, precedente di pochi anni.
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