de luca secondo me si divertiva un po' con i ritratti. non soltanto spada - immaginato inizialmente sulla fisionomia del caporedattore del giornalino. in questa storia il capo dei due killer ha un che di nanni loy (vedi pag. 9), mentre raf in certe vignette (terza striscia pag. 10) sembra manlio scopigno, all'epoca allenatore del cagliari scudettato.
Da quello che ho capito spesso al giorno d'oggi i fumetti dell'era pre-digitale che in origine erano a colori sono sempre più ristampati in bianco e nero perché gli impianti di un tempo su pellicola non sono più utilizzabili con le nuove tecnologie e bisognerebbe riscansionare tutto e ricolorarlo. Tutta roba che richiede tempo e dunque costa e non tutti gli editori ritengono che questo costo valga la pena. Non so se qualcuno esperto nell'argomento può confermare.
Le case editrici Allagalla e NPE pubblicano riedizioni dei fumetti di varie testate, tra cui il Giornalino, il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi, talora a colori e talora in bianco e nero. Pertanto, non so se quanto scrive Michele dr sia la ragione vera di queste pubblicazioni in bianco e nero. Anche perché a comprare queste edizioni siamo perlopiù persone che hanno da un bel po' superato gli "anta". Intendo dire che perlopiù siamo persone che, anche per l'effetto nostalgia, qualche euro in più glielo spendiamo anche volentieri. Per esempio, la riedizione in cinque volumi del "Colonnello Caster'bum e Piccolo Dente": sono stati pubblicati finora quattro volumi, al costo di 40 euro a volume. Ed è una bella spesa. Non so, non riesco a intuire le ragioni di queste scelte editoriali. D'altronde, il Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport ha qualche anno fa pubblicato a colori la collana intera di Larry Yuma, sia con i disegni di Carlo Boscarato che con quelli di Nadir Quinto, scegliendo di ricolorare tutto in maniera indipendente da quelle che erano le scelte editoriali della testata che pubblicava il personaggio. Il risultato è stato talmente pietoso da far preferire un'eventuale riedizione (che peraltro esiste, da Allagalla) in bianco e nero. Ma lì il problema è consistito nel fatto che sono state operate delle scelte totalmente arbitrarie e arrogantissime, al punto da raggiungere effetti totalmente grotteschi.
Ecco una fonte che parla di questo problema delle ristampe di vecchi fumetti colorati, più che di "utilizzabilità" da parte delle nuove tecnologie ci sarebbe il problema che a volte sono stati perduti proprio gli impianti originali colorati, qui
"i capolavori shakespeariani di Gianni De Luca, autore anche dell’immortale Commissario Spada, sono stati ripresentati in bianco e nero perché non sono più disponibili gli impianti originali dei colori e rifarli sarebbe stato troppo costoso per l’editore che li ha ripubblicati."
8 commenti:
Grazie!
Grazie. Buona domenica al nostro blogger e a tutti i lettori
de luca secondo me si divertiva un po' con i ritratti. non soltanto spada - immaginato inizialmente sulla fisionomia del caporedattore del giornalino. in questa storia il capo dei due killer ha un che di nanni loy (vedi pag. 9), mentre raf in certe vignette (terza striscia pag. 10) sembra manlio scopigno, all'epoca allenatore del cagliari scudettato.
Ora manca I figli del serpente per completare la serie, hanno fatto un libro ma non a colori
Ho acquistato il libro, edito da Mondadori. E in bianco e nero non è la stessa cosa
Da quello che ho capito spesso al giorno d'oggi i fumetti dell'era pre-digitale che in origine erano a colori sono sempre più ristampati in bianco e nero perché gli impianti di un tempo su pellicola non sono più utilizzabili con le nuove tecnologie e bisognerebbe riscansionare tutto e ricolorarlo. Tutta roba che richiede tempo e dunque costa e non tutti gli editori ritengono che questo costo valga la pena. Non so se qualcuno esperto nell'argomento può confermare.
Ciao.
Le case editrici Allagalla e NPE pubblicano riedizioni dei fumetti di varie testate, tra cui il Giornalino, il Corriere dei Piccoli e il Corriere dei Ragazzi, talora a colori e talora in bianco e nero. Pertanto, non so se quanto scrive Michele dr sia la ragione vera di queste pubblicazioni in bianco e nero. Anche perché a comprare queste edizioni siamo perlopiù persone che hanno da un bel po' superato gli "anta". Intendo dire che perlopiù siamo persone che, anche per l'effetto nostalgia, qualche euro in più glielo spendiamo anche volentieri. Per esempio, la riedizione in cinque volumi del "Colonnello Caster'bum e Piccolo Dente": sono stati pubblicati finora quattro volumi, al costo di 40 euro a volume. Ed è una bella spesa. Non so, non riesco a intuire le ragioni di queste scelte editoriali.
D'altronde, il Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport ha qualche anno fa pubblicato a colori la collana intera di Larry Yuma, sia con i disegni di Carlo Boscarato che con quelli di Nadir Quinto, scegliendo di ricolorare tutto in maniera indipendente da quelle che erano le scelte editoriali della testata che pubblicava il personaggio. Il risultato è stato talmente pietoso da far preferire un'eventuale riedizione (che peraltro esiste, da Allagalla) in bianco e nero. Ma lì il problema è consistito nel fatto che sono state operate delle scelte totalmente arbitrarie e arrogantissime, al punto da raggiungere effetti totalmente grotteschi.
Ecco una fonte che parla di questo problema delle ristampe di vecchi fumetti colorati, più che di "utilizzabilità" da parte delle nuove tecnologie ci sarebbe il problema che a volte sono stati perduti proprio gli impianti originali colorati, qui
https://web.archive.org/web/20220310090046/https://www.giornalepop.it/putin-a-fumetti-la-posta/
leggo che Sauro Pennacchioli afferma che:
"i capolavori shakespeariani di Gianni De Luca, autore anche dell’immortale Commissario Spada, sono stati ripresentati in bianco e nero perché non sono più disponibili gli impianti originali dei colori e rifarli sarebbe stato troppo costoso per l’editore che li ha ripubblicati."
Ciao.
Michele
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