3 giugno 2024

La cosa da un altro mondo

Tratto dal Giornalino nº 27 del 3 luglio 1985.















5 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Post preziosissimo. Mattioli era restio a concedere interviste e io conosco solo quella su Corto Maltese per presentare le B-Stories e quella più lunga su Blue.
Grazie mille.

Massimiliano ha detto...

Forse l'ho già detto in questo blog, ricordo comunque il vermetto Sigh. Nei primi anni 70, una o due mie compagne della classe delle elementari ne avevano il diario, e mi interessò perché era un personaggio che anche io, negato per il disegno, riuscivo a disegnare ...

Unknown ha detto...

Questa è stata la prima intervista in assoluto a Mattioli che lessi proprio quando uscì, dato che leggevo "Il Giornalino" dal 1984....da premettere però che all'epoca non conoscevo affatto il Mattioli "per adulti" di Joe Galaxy, Squeak the mouse e delle storie su Frigidaire. Lo conobbi anni dopo, sfogliando proprio Squeak the Mouse in una fiera del fumetto, e fu per me quasi uno shock! Perché, nella mia ingenua mente di ragazzo, non avrei immaginato neanche lontanamente che un autore che faceva deliziosi e divertenti fumetti per bambini, arrivasse a disegnare -e con lo stesso stile!- delle scene assolutamente inguardabili!

Contix

Massimiliano ha detto...

Ebbi la medesima impressione con Jacovitti, quando incontrai le sue vignette politiche o il Kamasultra. Capisco le presunte perplessità dell'AVE nel continuare la collaborazione con un disegnatore, il cui stile era così fortemente caratterizzato da risultare immediatamente riconoscibile ovunque. Tra l'altro, ritengo tuttora che Jac sia stato uno dei più grandi disegnatori umoristici italiani, anche internazionali, ma lo trovai mediocre come vignettista politico (pur condividendone allora l'orientamento), e anche il suo umorismo surreale mi sembrò adattarsi male all'erotismo. Per carità, niente di stravolgente o scandaloso: solo noioso. Ma possono essere questioni di gusti ...

Luca Lorenzon ha detto...

Nel volume "Sessant'anni di surrealismo a fumetti" Jacovitti ricorda il suo allontanamento dalla stampa cattolica perché aveva realizzato il Kamasultra. Protestò con la redazione portando appunto l'esempio di Mattioli che faceva anche cose spinte per adulti. Non ricordo cosa gli risposero ma lui sbottò con un "Ma a voi interessa più la forma della sostanza!" "Certo, siamo Gesuiti."