Tratto dal nº 9 del 3 marzo 1974 del Corriere dei Ragazzi.
9 commenti:
Bruno C.
ha detto...
Altra storia non letta all'epoca, erano già un paio d'anni che non leggevo più il Corrierino. Una narrazione da brividi (se qualcuno ancora non lo sapesse, dietro lo pseudonimo di Piero Selva si nasconde Mino Milani), per una storia vera, resa ancora più avvincente dalla scelta del B/N.
La corazzata Kotiomkin ... Anche io non avevo letto questo racconto (analogamente, la lettura del CdR era ormai occasionale e fortuita), ma della corazzata Potemkin conservavo un vivo ricordo da Rischiatutto, dove, mi sembra nella prima stagione, venne mostrata la scena della scalinata di Odessa, non ricordo su quale domanda. D'altronde il fumetto si ispira visibilmente al film ...
Al di là della storia e della ben nota bravura di Milani, qui sotto pseudonimo, l’illustratore-fumettista milanese Sergio Toppi che ci ha lasciato dal 2012, è stato una garanzia di qualità di ogni lavoro artistico svolto in vita sua, sia che fosse come in questo caso in bianco e nero, come anche quando metteva mano ai colori. Ho avuto la fortuna di vedere una sua mostra – quasi privata – presso la sede di una grande banca, e vedendo i suoi disegni originali ho potuto apprezzare ancor di più il suo talento. SERGIO TOPPI per me rientra nel Gotha Italiano dei più grandi artisti che si sono espressi con l’Arte del Fumetto. E credo di non sbagliare nel dire, che se certe sue illustrazioni a colori le avesse realizzate in olio o acrilico su tela, sarebbe diventato ancor più noto in tutto il mondo. Mi consola il fatto però, di veder sempre libri cartonati e ben curati che continuano nella ristampa dei suoi lavori. Ovviamente questi libri, li ho nella collezione. Grazie come sempre per questa riproposta.
Devo confessare l'apprezzamento che ho di Toppi deriva quasi esclusivamente dalla sua associazione con il CdP/CdR nei ricordi d'infanzia, ma semplicemente perché non conosco molto altro del suo lavoro, e sugli scaffali delle librerie si trova poco. Ne ho però sentito parlare molto, perché un mio conoscente di qualche tempo fa aveva una vasta collezione delle sue opere, e lo riteneva uno dei migliori disegnatori italiani.
Ancora una volta una sintesi perfetta di arte e storia grazie al talento mirabile di Toppi e di Milani. Questi sono documenti che non solo riportano alla memoria tappe formative della nostra adolescenza di allora, ma che costituiscono una testimonianza preziosa di un patrimonio di cultura che ha formato il gusto e la coscienza civile di una generazione. Bravi, continuate nel vostro ammirevole lavoro! Nello
Quando il Cdr ha virato verso una produzione più commerciale, legata al gusto diffuso dalla tv per ragazzi, l'organo che ha consentito all'estro di Toppi di avere un palcoscenico adeguato e valorizzante è stato "Il Giornalino" del troppo poco compianto don Tommaso Mastandrea. Si deve a questa testata, sotto l'ultima vera guida - seppur sfortunata - di don Stefano Gorla, in collaborazione con il Museo del fumetto e col patrocinio di enti di spessore pubblici e privati, la pubblicazione della pregevolissima collana in 12 volumi "Le rotte dell'immaginario", in cui molte delle storie del disegnatore sono raccolte per area geografica di ambientazione o per area tematica (avventura, spiritualità...). Purtroppo l'edizione risente, nonostante l'elevatissima cura editoriale - tipica del " Giornalino" di una volta, della crisi pecuniaria che attraversava, specie dal 2000 in poi, talché l'edizione non è cartonata e, se la memoria non m'inganna, è in brossura. In ogni caso, un'iniziativa editoriale stupenda
Straordinaria storia di due grandi artisti italiano della nona arte.. Mirabile il lavoro di Toppi, che continua la sua mastodontica produzione sulle due riviste che più di ogni altre hanno segnato la nostra infanzia e adolescenza, sia per contenuti che per durata.. La bontà dell'immenso lavoro del grande disegnatore stà proprio nelle continue ristampe dei suoi lavori più noti, soprattutto nei mercati esteri. Per Milani, purtroppo rimasto più nell'ombra negli anni, anche e soprattutto a causa dei tanti pseudonimi utilizzati, ci è venuto incontro di recente l'editore Allagalla con uno straordinario volume antologico.. ma purtroppo solo la punta dell'iceberg..
9 commenti:
Altra storia non letta all'epoca, erano già un paio d'anni che non leggevo più il Corrierino. Una narrazione da brividi (se qualcuno ancora non lo sapesse, dietro lo pseudonimo di Piero Selva si nasconde Mino Milani), per una storia vera, resa ancora più avvincente dalla scelta del B/N.
La corazzata Kotiomkin ...
Anche io non avevo letto questo racconto (analogamente, la lettura del CdR era ormai occasionale e fortuita), ma della corazzata Potemkin conservavo un vivo ricordo da Rischiatutto, dove, mi sembra nella prima stagione, venne mostrata la scena della scalinata di Odessa, non ricordo su quale domanda. D'altronde il fumetto si ispira visibilmente al film ...
Al di là della storia e della ben nota bravura di Milani, qui sotto pseudonimo, l’illustratore-fumettista milanese Sergio Toppi
che ci ha lasciato dal 2012, è stato una garanzia di qualità di ogni lavoro artistico svolto in vita sua, sia che fosse come
in questo caso in bianco e nero, come anche quando metteva mano ai colori. Ho avuto la fortuna di vedere una sua mostra
– quasi privata – presso la sede di una grande banca, e vedendo i suoi disegni originali ho potuto apprezzare ancor di più
il suo talento. SERGIO TOPPI per me rientra nel Gotha Italiano dei più grandi artisti che si sono espressi con l’Arte del Fumetto.
E credo di non sbagliare nel dire, che se certe sue illustrazioni a colori le avesse realizzate in olio o acrilico su tela, sarebbe
diventato ancor più noto in tutto il mondo. Mi consola il fatto però, di veder sempre libri cartonati e ben curati che continuano
nella ristampa dei suoi lavori. Ovviamente questi libri, li ho nella collezione.
Grazie come sempre per questa riproposta.
Assoluto capolavoro. Toppi, semplicemente un mito...
Devo confessare l'apprezzamento che ho di Toppi deriva quasi esclusivamente dalla sua associazione con il CdP/CdR nei ricordi d'infanzia, ma semplicemente perché non conosco molto altro del suo lavoro, e sugli scaffali delle librerie si trova poco. Ne ho però sentito parlare molto, perché un mio conoscente di qualche tempo fa aveva una vasta collezione delle sue opere, e lo riteneva uno dei migliori disegnatori italiani.
Ancora una volta una sintesi perfetta di arte e storia grazie al talento mirabile di Toppi e di Milani. Questi sono documenti che non solo riportano alla memoria tappe formative della nostra adolescenza di allora, ma che costituiscono una testimonianza preziosa di un patrimonio di cultura che ha formato il gusto e la coscienza civile di una generazione. Bravi, continuate nel vostro ammirevole lavoro! Nello
Un'altra meraviglia,
Grazie
Quando il Cdr ha virato verso una produzione più commerciale, legata al gusto diffuso dalla tv per ragazzi, l'organo che ha consentito all'estro di Toppi di avere un palcoscenico adeguato e valorizzante è stato "Il Giornalino" del troppo poco compianto don Tommaso Mastandrea. Si deve a questa testata, sotto l'ultima vera guida - seppur sfortunata - di don Stefano Gorla, in collaborazione con il Museo del fumetto e col patrocinio di enti di spessore pubblici e privati, la pubblicazione della pregevolissima collana in 12 volumi "Le rotte dell'immaginario", in cui molte delle storie del disegnatore sono raccolte per area geografica di ambientazione o per area tematica (avventura, spiritualità...). Purtroppo l'edizione risente, nonostante l'elevatissima cura editoriale - tipica del " Giornalino" di una volta, della crisi pecuniaria che attraversava, specie dal 2000 in poi, talché l'edizione non è cartonata e, se la memoria non m'inganna, è in brossura. In ogni caso, un'iniziativa editoriale stupenda
Straordinaria storia di due grandi artisti italiano della nona arte..
Mirabile il lavoro di Toppi, che continua la sua mastodontica produzione sulle due riviste che più di ogni altre hanno segnato la nostra infanzia e adolescenza, sia per contenuti che per durata..
La bontà dell'immenso lavoro del grande disegnatore stà proprio nelle continue ristampe dei suoi lavori più noti, soprattutto nei mercati esteri.
Per Milani, purtroppo rimasto più nell'ombra negli anni, anche e soprattutto a causa dei tanti pseudonimi utilizzati, ci è venuto incontro di recente l'editore Allagalla con uno straordinario volume antologico.. ma purtroppo solo la punta dell'iceberg..
Massimiliano ^__^
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