Leggendo questa storia mi è tornata in mente una trasmissione televisiva, trasmessa su Sky credo, di qualche anno fa, era il tempo della profezia dei Maya sulla fine del mondo e dell'incidente di Fukushima. Il programma parlava gruppi di persone che ammassavano scorte alimentari, medicine acqua e tante, tante armi, per prepararsi ad eventi catastrofici come per esempio quello descritto qui con tutte le conseguenze annesse e connesse: caos, disordini, saccheggi ed atti di violenza in genere.
Non conoscevo questa storie ma è davvero inquietante! E' distopica come "I fuggiaschi", ma senza nessuna nota finale di speranza. Certo, rispecchia anche il periodo di metàanni '70 in cui la "paura atomica" era ancora una costante....ma è anche di grande attualità: basti leggere pagina 42 di questa 3a parteper ricollegarsi anche alla realtà, in cui il governo dovrà DAVVERO decidere un luogo in cui depositare le scorie radioattive...
5 commenti:
Leggendo questa storia mi è tornata in mente una trasmissione televisiva, trasmessa su Sky credo, di qualche anno fa, era il tempo della profezia dei Maya sulla fine del mondo e dell'incidente di Fukushima. Il programma parlava gruppi di persone che ammassavano scorte alimentari, medicine acqua e tante, tante armi, per prepararsi ad eventi catastrofici come per esempio quello descritto qui con tutte le conseguenze annesse e connesse: caos, disordini, saccheggi ed atti di violenza in genere.
Un po' troppo angoscioso . . .non è il mio genere. Comunque grazie per questo blog che risveglia tanti ricordi
Non conoscevo questa storie ma è davvero inquietante! E' distopica come "I fuggiaschi", ma senza nessuna nota finale di speranza. Certo, rispecchia anche il periodo di metàanni '70 in cui la "paura atomica" era ancora una costante....ma è anche di grande attualità: basti leggere pagina 42 di questa 3a parteper ricollegarsi anche alla realtà, in cui il governo dovrà DAVVERO decidere un luogo in cui depositare le scorie radioattive...
Un solo anno dopo (10 luglio 1976) avvenne il "disastro di Seveso"...
Sono nato e ho passato l'infanzia e la gioventù a Lodi e posso dire che Trevisan ha disegnato correttamente il palazzo del Broletto, sede del Comune
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