Non si trovano facilmente riferimenti anche perché la data è sbagliata: nel luglio del 1943 non c'erano partigiani e prima dell'8 settembre i tedeschi erano nostri alleati e non avrebbero certo fucilato dei civili italiani. L'episodio risale infatti al 1944.
Il refuso 1943 vs 1944 non è il solo; la vicenda storica non accadde in luglio ma in marzo e quindi le divise estive sono incongrue, e soprattutto nessun soldato esperto sparerebbe a terra su una pietraia, con proiettili che rimbalzano in modo incontrollabile - casomai in aria, e volendo proprio essere pignoli dal punto di vista militare su una vicenda che non è tanto bellica quanto morale, nessun comandante affiancherebbe in un plotone d'esecuzione nemmeno improvvisato un tal numero di armi automatiche.
La vicenda è comunque apologetica e ben disegnata, merita di essere aggiunta alla collezione di Toppi. Non mi pare sia stata riproposta da nessuna testata, nemmeno in edizioni francesi che comprendono diversi lavori brevi toppiani di cui non ho mai visto una versione italiana.
9 commenti:
Io non ho trovato nessun riferimento in Internet su questo episodio... qualcuno ne sa qualcosa ?
@kaksy57 leggi https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lapide-alleccidio-di-piandoli-cascia/.
Non si trovano facilmente riferimenti anche perché la data è sbagliata: nel luglio del 1943 non c'erano partigiani e prima dell'8 settembre i tedeschi erano nostri alleati e non avrebbero certo fucilato dei civili italiani. L'episodio risale infatti al 1944.
@Fantasio, infatti l'episodio risale al 31 marzo 1944 come riportato nella lapide citata e visibile qui https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lapide-alleccidio-di-piandoli-cascia.
Grazie !
Che belle storie di livello che c'erano all'epoca, su "Il Giornalino". Grazie anche di questa perla.
Solo che questa era sul Corriere dei Ragazzi...
@Marco Magoni, nel post è scritto chiaramente che questa storia è apparsa sul Corriere dei Ragazzi (non sul Giornalino) nº 35 del 2 settembre 1973.
Il refuso 1943 vs 1944 non è il solo; la vicenda storica non accadde in luglio ma in marzo e quindi le divise estive sono incongrue, e soprattutto nessun soldato esperto sparerebbe a terra su una pietraia, con proiettili che rimbalzano in modo incontrollabile - casomai in aria, e volendo proprio essere pignoli dal punto di vista militare su una vicenda che non è tanto bellica quanto morale, nessun comandante affiancherebbe in un plotone d'esecuzione nemmeno improvvisato un tal numero di armi automatiche.
La vicenda è comunque apologetica e ben disegnata, merita di essere aggiunta alla collezione di Toppi. Non mi pare sia stata riproposta da nessuna testata, nemmeno in edizioni francesi che comprendono diversi lavori brevi toppiani di cui non ho mai visto una versione italiana.
Posta un commento