Ben trentacinque anni dopo, anche i disegni del bravo Nevio Zeccara sono ancora piacevoli da guardare.
Ricordo per chi non lo sapesse, che il valido fumettista italiano nato a Rovigo e morto a Roma all’età di 81 anni, di cui da ragazzino io amavo in particolare modo le storie di MAX MARTIN e degli ASTROSTOPPISTI, ha lavorato a lungo per alcune Case editrici americane e inglesi, realizzando sempre storie dedicate alla science-fiction (come Star Trek), o storie di aeronautica o collaborando con riviste del settore con illustrazioni sull’aviazione e astronautica, di cui era un grande appassionato. Non per niente, nel 2015 presso le Sale Storiche del Palazzo dell’Aeronautica di Roma, gli fu dedicata una mostra dei suoi lavori.
Nel 2019 la Casa editrice Nona Arte, ha raccolto le storie degli Astrostoppisti in un bel volume.
Nevio Zeccara, è stato un grande Artista eclettico.
@Elia G. Cudicini Si, Nevio Zeccara è stato un grande appassionato sia di fantascienza che di aeronautica e, come ha scritto Carlo Peroni (di cui era amico e collega) nel suo blog, si costruiva da solo i modelli tridimensionali degli aerei e delle astronavi che poi rappresentava nei suoi fumetti: per lui era essenziale averli per poterli inquadrare bene da ogni punto di vista, cosa quasi impossibile con la sola immaginazione.
Riguardo a questo episodio -che ricordavo bene-, è importante sottolineare che viene rappresentata l'Italia di un lontano futuro e in questo caso sappiamo che fine ha fatto la "bela madunina" tanto cara ai milanesi...
Ricordo un suo fumetto di fantascienza che si intitolava, se ricordo bene, "Computer" pubblicata nel 1967 dal settimanale "Vitt", erede del Vittorioso. Ne avevo tutta la collezione ma purtroppo è andata perduta.
4 commenti:
Commovente
Fantastico! Sempre grazie!
Ben trentacinque anni dopo, anche i disegni del bravo
Nevio Zeccara sono ancora piacevoli da guardare.
Ricordo per chi non lo sapesse, che il valido fumettista italiano
nato a Rovigo e morto a Roma all’età di 81 anni, di cui da ragazzino io amavo
in particolare modo le storie di MAX MARTIN e degli ASTROSTOPPISTI, ha lavorato
a lungo per alcune Case editrici americane e inglesi, realizzando sempre storie
dedicate alla science-fiction (come Star Trek), o storie di aeronautica o collaborando
con riviste del settore con illustrazioni sull’aviazione e astronautica, di cui era un grande appassionato.
Non per niente, nel 2015 presso le Sale Storiche del Palazzo dell’Aeronautica
di Roma, gli fu dedicata una mostra dei suoi lavori.
Nel 2019 la Casa editrice Nona Arte, ha raccolto le storie degli Astrostoppisti in un bel volume.
Nevio Zeccara, è stato un grande Artista eclettico.
@Elia G. Cudicini
Si, Nevio Zeccara è stato un grande appassionato sia di fantascienza che di aeronautica e, come ha scritto Carlo Peroni (di cui era amico e collega) nel suo blog, si costruiva da solo i modelli tridimensionali degli aerei e delle astronavi che poi rappresentava nei suoi fumetti: per lui era essenziale averli per poterli inquadrare bene da ogni punto di vista, cosa quasi impossibile con la sola immaginazione.
Riguardo a questo episodio -che ricordavo bene-, è importante sottolineare che viene rappresentata l'Italia di un lontano futuro e in questo caso sappiamo che fine ha fatto la "bela madunina" tanto cara ai milanesi...
Ricordo un suo fumetto di fantascienza che si intitolava, se ricordo bene, "Computer" pubblicata nel 1967 dal settimanale "Vitt", erede del Vittorioso. Ne avevo tutta la collezione ma purtroppo è andata perduta.
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